Sabato sera: arriva il weekend, dopo una settimana di corse – come sempre – ecco un momento per me, per divertirmi, per staccare la spina. Prendo il telefono, faccio un giro di chiamate, sento i miei amici su WhatsApp: tutto pronto, la serata è decisa. Metto su una playlist che mi piace, inizio a girare per casa alla ricerca di qualcosa da mettermi, facendo avanti e indietro tra l’armadio, la scarpiera e lo specchio. Mi rilasso, mi diverto, il mio sabato sera inizia così.
Un momento di piacere prima della serata vera e propria, da godere da sola, perché chi lo dice che per divertirsi bisogna stare per forza in compagnia? Gli altri possono aspettare, il mondo è fuori, io continuo a canticchiare, con le forcine tra i capelli e le ciabatte ancora ai piedi. Mi trucco, una riga d’eyeliner, il mio rossetto preferito, metto su anche un vestito nuovo e un paio di tacchi killer.
Stappo una bottiglia di vino, mi verso un calice, assaporo con gusto la mia bevanda. Un bianco fresco, che mi aiuta ancor di più a entrare nel giusto mood della serata. Nel mio bicchiere Segreto Verde, un Verdicchio con un’antica tradizione qui nel Lazio, prodotto da Cantina Imperatori. Un bianco fermo, strutturato e con note di sapidità che accompagna piacevolmente il mio momento di relax.
Vini del Lazio: Cantina Imperatori
Cantina Imperatori è un’azienda vinicola che nasce e opera a Sud di Roma, precisamente a Frascati. Una realtà giovanissima, che inizia a produrre vini nel 2016 in un territorio che da sempre ha una fortissima vocazione vinicola. L’azienda punta a fornire un prodotto d’eccellenza che al tempo stesso sia in grado di interpretare e valorizzare il territorio d’origine.
Da questa volontà, nascono i quattro vini Cantina Imperatori, due bianchi e due rossi:
- Segreto Verde
- Viognier
- Cesanese
- Cabernet Sauvignon
Il progetto ideato da Cantina Imperatori guarda a due diversi obiettivi: il primo è legato alla riscoperta di varietà coltivate nella campagne romane prima della crisi fillosserica (primi del 900) e interpretate in chiave moderna; il secondo, invece, è quello d’introdurre varietà internazionali più conosciute cercando di trasmettere quelle particolari caratteristiche uniche del territorio. Con un’opera continua di monitoraggio dei principali parassiti della vite, i sistemi di coltivazione sono stati integrati da pratiche agronomiche a basso impatto ambientale nel rispetto della fertilità e la salvaguardia del suolo.
E ora non vi resta che sedervi comode, stappare una bottiglia di vino e unirvi a me in questo brindisi virtuale… Cheers!