Continua il racconto del mio viaggio “on the road” nella splendida Sicilia. Siamo giunti alla conclusione, ma non perdete la prima parte e la seconda parte del viaggio per ritrovare l’itinerario completo e tutte le informazioni tecniche sull’organizzazione della vacanza.
Giorno 5
Per il nostro quinto giorno avevamo in programma la visita del Museo Archeologico di Agrigento e della Casa di Pirandello che sorgeva poco fuori dal centro della città. Essendo la prima domenica del mese, abbiamo avuto la fortuna di poter accedere gratuitamente in entrambi i luoghi e quindi ci siamo godute le due visite nell’arco della mattinata.
Molto grande e ricchissimo di reperti importanti il museo, è stato un piacere perdersi tra le varie sale alla scoperta della quotidianità delle popolazioni che anticamente abitavano i luoghi della Magna Grecia. In particolare il museo è ricchissimo di vasi riconducibili a varie epoche e statuette votive o decorative di ogni forma e dimensione.
Telamone, Museo Archeologico di Agrigento
Altrettanto bella è stata la visita alla casa del grande drammaturgo, scrittore e poeta italiano Luigi Pirandello, Premio Nobel per la letteratura nel 1934. La casa sorgeva nella campagna di Girgenti (antico nome di Agrigento) e conserva una dimensione di calma e silenzio, con una meravigliosa vista sul mare. La struttura non è molto grande, si articola su due piani e nel complesso è piuttosto semplice, ma riccamente decorata con quadri – sopratutto paesaggi siciliani e non solo – dipinti dallo stesso Pirandello e dalla sorella pittrice. Sono presenti numerose teche con taccuini, lettere, manoscritti autografi, copioni teatrali con appunti a correzioni e oggetti della quotidianità che appartenevano alla famiglia. Il tutto fa immergere in un’atmosfera intima, raccolta, ma al tempo stesso gioiosa, tipica delle case di campagna bruciate dal sole, dei cortili all’aperto e delle famiglie numerose e chiassose che ci si ritrovano all’interno.
Questa visita mi è piaciuta particolarmente perché mi ha fatto capire qualcosa in più di questo autore e di altri suoi colleghi del periodo che provenivano da realtà simili: conoscere le radici è fondamentale per capirne la maturazione artistica e il pensiero stesso.
Casa museo di Luigi Pirandello
Giardino, Casa museo di Luigi Pirandello
Dopo la mattinata spesa così, ci siamo dirette a Porto Empedocle per il pranzo e ci è stato consigliato il ristornate “Molok”, dove abbiamo mangiato dell’ottimo pesce.
Il pomeriggio è trascorso lento e pigro in un locale molto carino sulla spiaggia di San Leone: il posto si chiama “Oceanomare”.
Un’oretta di relax ed eravamo pronte a ripartire, ci aspettavano un paio d’ore di macchina alla volta di Caltagirone.
Stabilimento “Oceanomare”, San Leone
Arrivate a Caltagirone, erano circa le 20.30 e purtroppo il sole era già tramontato da un po’, quindi c’era poca o nulla luce naturale. Questo è stato un po’ un peccato perché Caltagirone è la città delle ceramiche ed ricca di colori a ogni angolo…Col buio ovviamente questo spettacolo non si riesce ad apprezzare e mi è dispiaciuto molto perdermelo per un pelo.
Inoltre una delle principali attrazioni della città è il Giardino Pubblico della Villa Comunale, con al suo interno il Museo della Ceramica. Vista l’ora, però, non siamo riuscite a entrare e non abbiamo potuto visitarla e anche di questo mi è dispiaciuto molto.
In compenso, però, abbiamo salito la famosa Scalinata di Santa Maria del Monte, lunga oltre 130 metri e simbolo della città. La Scalinata è celebre proprio perché interamente decorata con piastrelle in ceramica policroma in ogni alzata di gradino. Salire sulla sommità è stato abbastanza impegnativo, ma tutto sommato si riesce senza problemi e quando si arriva in cima è meno peggio del previsto! :D
In conclusione, diciamo che Caltagirone rimane un po’ in sospeso per quanto mi riguarda, nel senso che avrei voluto vederla e apprezzarla con più tempo e alla luce del sole. Mi è dispiaciuto particolarmente non poterla fotografare come avrei voluto, ma mi sono ripromessa di tornarci.
Finita la visita, siamo risalite in macchina per tornare alla base in provincia di Ragusa.
Scalinata di Santa Maria del Monte
Cannoli mangiati a Caltagirone
Giorno 6
Sicilia, day 6, ultima mattinata prima della partenza e del rientro a Roma. Per sfruttare appieno il nostro soggiorno, durante questa mezza giornata avremmo voluto visitare il Castello di Donnafugata, una dimora nobiliare del tardo ‘800 che si trova in provincia di Ragusa. Nell’area visitabile si trova anche un ampio e monumentale parco di 8 ettari, all’interno del quale è possibile vedere anche un particolare labirinto in pietra.
Essendo lunedì, però, il castello era chiuso e purtroppo abbiamo dovuto rinunciare alla visita (n. b. quando organizzate viaggi in Italia, tenete sempre a mente che il lunedì è il giorno di chiusura dei musei!!!).
In alternativa, abbiamo ripiegato sul parco comunale di Vittoria, che ci è stato consigliato come cosa carina da vedere con poco tempo a disposizione (si trovava piuttosto vicino al nostro punto di appoggio). E in effetti, se siete di passaggio per Vittoria, non potete non fare una passeggiata in questo splendido parco! Sviluppato su due livelli e con un’estensione davvero notevole, offre un ristoro piacevole dal caldo estivo e al tempo stesso vi fa immergere in un ambiente tranquillo e verdeggiante.
In città c’è anche la basilica di San Giovanni Battista che si trova in pieno centro storico. La chiesa è molto bella all’interno, ricchissima di decorazioni e con uno splendido organo in legno.
Così si conclude la nostra sesta e ultima giornata in Sicilia, con rientro per il pranzo e poi partenza verso l’aeroporto di Comiso.
Interno della Basilica di San Giovanni Battista, Vittoria
Conclusioni
In questo questo lungo resoconto ho cercato di darvi quante più informazioni possibili nel caso in cui anche voi vogliate fare un viaggio del genere in Sicilia. Programmare l’itinerario non è difficile, ma è necessario calcolare accuratamente sopratutto gli spostamenti (meglio informarsi bene sulle strade da percorrere prima di affidarsi ciecamente a Google Maps) e i mezzi che andrete a usare.
Come ho già sottolineato, è indispensabile muoversi con l’automobile, che potrete comodamente affittare anche in aeroporto.
Il mio soggiorno in questa terra meravigliosa è stata un’esperienza che mi rimarrà nel cuore e già sogno di poterci tornare al più presto per completare il giro iniziato. C’è ancora moltissimo da vedere, prossimamente mi piacerebbe ripetere una vacanza del genere nella parte settentrionale dell’Isola.
Purtroppo ci sono molti problemi legati a questi territori, non ancora pienamente valorizzati e adeguatamente attrezzati per accogliere chi viene da fuori (vedi problema dei mezzi pubblici, delle strade senza segnaletica, la mancata illuminazione, ecc…), ma piena di una ricchezza che va oltre ogni immaginazione. Storia, architettura, natura, paesaggi mozzafiato, tradizione e cibo fanno di questa terra una perla unica al mondo e di una bellezza rara.
La Sicilia mi ha conquistata e io ringrazio tutte voi che mi avete seguito sia nel viaggio che nel resoconto, ringrazio chi ha contribuito a rendere unica questa esperienza con i suoi preziosi consigli, ringrazio Sabina, la nostra “guida locale” che ci ha aiutato a definire l’itinerario e ha condiviso con me e Monica parte della vacanza, ringrazio la mia compagna di viaggio e chiunque ci abbia accolte e fatte sentire a casa.
Spero che tutte le informazioni contenute in questi post vi siano utili e ancor di più spero di avervi fatto sognare trasmesso un po’ di bellezza attraverso tutte queste parole e foto :)
Al prossimo viaggio!
Non perdere il racconto del resto del viaggio!!!