Estate 2016, finalmente dopo 25 anni e mezzo di vita, decido che è arrivato il momento di visitare la Sicilia. Lo dicevo pochi giorni fa in un altro post, che a questa età spesso e volentieri è molto più semplice viaggiare all’estero che in Italia: 1. perché ci sembra sempre che gli altri abbiano qualcosa più di noi; 2. per questioni di budget, è innegabile che spostarsi in Italia comporta costi maggiori.
Data questa brevissima premessa, mi metto a tavolino e organizzo il viaggio con la mia migliore amica, che tra l’altro è proprio di origini siciliane (e come vedrete avere un appoggio di riferimento è stato fondamentale nella pianificazione dei nostri spostamenti).
Premetto anche che il mio sogno iniziale era un altro, ossia quello di affittare una macchina e fare un tour completo attorno alla costa in 10-15 giorni. Ma la realtà è stata un’altra: quando abbiamo scoperto che per affittare una macchina non si spende meno di €50-60 al giorno (benzina esclusa), abbiamo dovuto ridimensionare il piano e la durata: essendo solo in due a dividere le spese, al momento non era fattibile.
Di conseguenza, abbiamo ridotto anche il nostro itinerario e abbiamo deciso di concentrarci sulla parte meridionale della Sicilia, visitando le zone comprese tra Siracusa e Agrigento.
Primo Step: Prenotazione del volo
Per il volo ci siamo affidate a una compagnia low cost, Rayan Air nello specifico. Come destinazione abbiamo scelto l’aeroporto di Comiso, che solitamente ha tariffe inferiori rispetto a Catania e Palermo. Inoltre, la nostra base era vicino Ragusa, per cui ci tornava assolutamente strategica come scelta.
Il costo del volo è stato di circa €85 euro a/r.
Secondo Step: Definizione dell’itinerario
Il nostro viaggio ha avuto una durata complessiva 6 giorni e 5 notti, di cui 4 giorni pieni e 2 mezze giornate (arrivo mercoledì 3 agosto, arrivo ore 15.00 – partenza lunedì 8 agosto ore 15.00).
L’itinerario è stato il seguente:
Giorno 1: arrivo a Comiso – giro per Comiso – Ragusa città – Ragusa Ibla – Marina di Ragusa – Notte presso provincia di Ragusa
Giorno 2: partenza per Siracusa – Isola di Ortigia – Notte presso Siracusa
Giorno 3: mare a San Lorenzo – Marzamemi – rientro in serata presso provincia di Ragusa
Giorno 4: partenza per Agrigento e pernotto in loco
Giorno 5: visita a musei presso Agrigento – Caltagirone – rientro in serata presso provincia di Ragusa
Giorno 6: visita a Vittoria – breve rientro e partenza da Comiso
Terzo Step: Noleggio automobile (fondamentale)
Per quanto io sia una ferma sostenitrice dell’uso dei mezzi pubblici, in Sicilia, ahimè, siamo piuttosto carenti in materia. Non c’è altro modo per spostarsi da paese a paese se non tramite l’automobile. Quindi, se state organizzando un viaggio del genere, assicuratevi di essere disposti/e a guidare per una o più ore al giorno, o che comunque ci sia qualcuno in grado di farlo.
In Sicilia lo stato di conservazione delle strade non è propriamente eccellente, guidare non sempre è semplice, di notte manca l’illuminazione e troverete raramente segnaletica orizzontale sulle strade. Questo mi ha messo in difficoltà in diverse occasioni, ma tutto sommato ci siamo spostate senza problemi.
Il costo di noleggio di un’automobile comunque non è inferiore a €50-60 al giorno, a cui dovrete ovviamente aggiungere i costi della benzina e del parcheggio, che dovrete pagare quasi ovunque (in media €3).
Giorno 1
Innanzitutto, diciamo che la nostra vacanza è stata “semi – on the road”, perché abbiamo avuto la fortuna di avere un appoggio nei dintorni di Ragusa (parenti della mia amica). All’arrivo in aeroporto, quindi, sono venuti a prendermi e il tour ha avuto immediatamente inizio: giro veloce per il centro di Comiso, dove ho inaugurato la stagione delle “abbuffate siciliane” con brioche e gelato.
Subito dopo ci siamo spostate a Ragusa città, giusto il tempo di vedere la chiesa principale. Da lì ci siamo dirette a Ragusa Ibla, la tappa che ha conquistato il premio del primo giorno nella mia classifica di gradimento. Ragusa Ibla è la parte antica della città, una sorta di paese nel paese arroccato su una collina rocciosa. Nella parte più orientale, si trova il Giardino Ibleo, che merita sicuramente una visita.
Il benvenuto in Sicilia: brioche e gelato!
Per proseguire con la nostra prima mezza giornata, siamo poi andate a Marina di Ragusa e abbiamo fatto una bella cena di pesce vista mare. Per mangiare ci si può affidare a uno dei numerosi ristoranti che sorgono sul lungomare, scegliendo tra menù turistici o alla carta a proprio piacimento. Consigliatissimo il celebre “Caffe delle Rose” che si trova nella piazzetta principale, dove è un must la granita ai gelsi.
Per concludere la serata abbiamo fatto una bella passeggiata sul molo e siamo tornate a casa per ricaricare le pile in vista dell’indomani.
Piazza principale, Ragusa Ibla
Giorno 2
Il secondo giorno è stato probabilmente il mio preferito di tutta la vacanza perché mi ha condotto nel luogo che più mi ha colpita: la splendida Isola di Ortigia <3
Ma andiamo con ordine, perché le cose da dire sono molte. Innanzitutto, abbiamo raggiunto Siracusa in macchina e la giornata era così divisa: mattina visita al Parco Archeologico della Neapolis a Siracusa; arrivo in hotel, piccola pausa e poi visita a Ortigia; cena fuori e giro notturno in barca attorno all’isoletta; pernotto a Siracusa.
La prima parte della giornata è stata veramente provante: bellissimo il parco archeologico, ma il caldo e il sole a picco hanno reso l’esperienza davvero impegnativa! All’interno del parco i siti di maggiore interesse sono: un anfiteatro romano, un teatro greco, le Latomie e in particolare quella del Paradiso, di cui fa parte la caratteristica grotta denominata “Orecchio di Dionisio” per la sua forma. La grotta è davvero molto suggestiva e rappresenta una delle maggiori attrattive del parco.
Resti dell’anfiteatro romano, Parco Archeologico della Neapolis
Resti del teatro greco, Parco Archeologico della Neapolis
Teatro greco, Parco Archeologico della Neapolis
Stremate dall’impresa, alla conclusione del giro ci siamo dirette nel nostro b&b: abbiamo alloggiato per una notte presso la struttura “Hotel Casa Mia” situato in Corso Umberto I, a pochi minuti a piedi dall’Isola di Ortigia. Il nostro soggiorno è stato piacevolissimo, le camere sono molto graziose e dotate di tutti i comfort ad un prezzo assolutamente onesto. Se dovesse capitarvi di andare da quelle parti, ve lo consiglio!
E dunque, arriviamo alla mia parte preferita. Sarà che ho una passione per certi luoghi così poetici e pieni di fascino, ma non ho potuto fare a meno di innamorarmi a ogni angolo della magia dell’Isola di Ortigia, un piccolo lembo di terra che sembra sfuggire alla logica del tempo. Separata dalla “terraferma” di Siracusa solo da un ponte, Ortigia è veramente un gioiellino in cui sarei rimasta per giorni interi, nonostante sia molto piccola da girare, ma al tempo stesso ricca di cose bellissime da vedere.
In particolare, le principali attrazioni sono: la Piazza del Duomo (entrate se lo trovate aperto, è splendido anche all’interno…Noi abbiamo avuto la fortuna di trovare un matrimonio in corso!), la chiesa di Santa Lucia alla Badia che sorge nella stessa piazza e al suo interno conserva un Caravaggio (Seppellimento di Santa Lucia), numerosi palazzi di pregio architettonico in stile barocco, liberty, rococò e classico, il Castello Maniace, la Fonte Aretusa (uno specchio d’acqua che sfoga dalla falda freatica che si trova nel siracusano), la Piazza Archimede con la Fontana di Diana. Molto bello anche il lungomare che affaccia sul porto turistico, ricco di localini e ristornati in cui fare aperitivo o cenare (e io giustamente ci ho fatto entrambe le cose! :D ).
In serata avevamo in programma il nostro giro in barca attorno all’Isola, durato una mezz’oretta. Dopodiché ci siamo concesse un’ultima passeggiata per esplorare ancora qualche angolo del posto, perdendoci tra viette e bancarelle da cui acquistare orecchini tipici del posto in madreperla, coralli e ceramiche dipinte.
Chiesa di Santa Lucia alla Badia, Isola di Ortigia
Orecchini in ceramica dipinta, madreperla e corallo rosso
Tramonto sul porto, Isola di Ortigia