Thailandia, una rivelazione. Non avrei mai pensato di visitare questo Paese, il sud-est asiatico è un mondo talmente lontano dalla mia quotidianità, che raramente ho pensato di andare ad esplorarlo in prima persona. Ma nella vita i colpi di scena servono a questo, no? Quando l’Ente del turismo thailandese di Roma mi ha contattata con la proposta di questo tour di una settimana in Tahilandia, ho accettato entusiasta.
Senza sapere molto della storia e della cultura thailandesi, mi sono tuffata in questa avventura come una spugna, pronta a vedere, ascoltare, assaggiare e imparare il più possibile, in modo da tornare in Italia arricchita da questa esperienza unica.
Per un viaggio lungo una settimana e un programma fitto come non mai, il post non poteva che essere lunghissimo: mi dispiace aver dovuto tagliare su alcuni aspetti su cui invece avrei voluto dilungarmi più di così, ma ho cercato di dare il giusto spazio a tutte le bellissime attività svolte, sperando che possano essere di aiuto e spunto anche per il vostro viaggio, se state programmando di partire per la Thailandia.
Quello che più mi è rimasto di questo viaggio è sopratutto la consapevolezza che esiste una forma di turismo diversa e bellissima: un turismo fatto di esperienze che ti immergono a 360° nel paese in cui sei ospite, ho scoperto che ci sono attività per i turisti di ogni tipo, come le lezioni di cucina locale o la scuola di musica con lo strumento tradizionale. Perché la vacanza deve essere anche riposo è vero, ma non si arriva dall’altra parte del mondo per oziare a bordo piscina, no? Io ero affamata di vita ed esperienze, ed è esattamente ciò che ho avuto.
Ecco qui il mio serratissimo itinerario di viaggio per una settimana in Thailandia!
Leggi anche: [VADEMECUM PER UN VIAGGIO IN THAILANDIA: CONSIGLI UTILI]
Andata
Partenza da Roma Fiumicino il 31 maggio alle 13.55, scalo a Bangkok (11 ore di volo), aereo per Phuket (1 ora e mezza) e arrivo al Dream Hotel verso le 9.30 del 1° giugno. Sia all’andata che al ritorno abbiamo volato con la compagnia Thai Airways.
Primo giorno
Dopo aver trascorso quasi un giorno intero tra aerei ed aeroporti, l’arrivo a destinazione mi è sembrato l’evento più bello di tutto il viaggio :D
Scherzi a parte, il volo è stato sicuramente impegnativo, considerando che essere partita in pieno giorno col fuso orario italiano non ha conciliato il sonno e praticamente sono rimasta sveglia per quasi 2 giorni alla fine. Ma senza perdermi d’animo mi sono subito sistemata nel bellissimo hotel di cui eravamo ospiti, il Dream Phuket Hotel & Spa.
La nostra prima tappa è stato il Thanyapura Sports Hotel, una struttura moderna equipaggiata di tutte le strutture necessarie per accogliere sportivi e atleti di tutto il mondo: qui vengono a prepararsi anche le squadre olimpioniche ed è possibile trovare piscina, campi da tennis, pista di corsa, campo da football su cui si può praticare anche atletica leggera e poi campo da volley, sali pesi e cardio e altro ancora.
In questo hotel è possibile soggiornare sia per allenarsi, sia per praticare fisioterapia o godersi un soggiorno rilassante. Tutta la struttura è immersa nel verde e nella quiete e il ristorante dove si cucinano piatti tipici thailandesi rende il tutto ancora più piacevole.
Qui abbiamo fatto anche un massaggio, ideale per riprendersi dal lungo viaggio: un mix di tecnica rilassante e del tipico massaggio thailandese.
Dopodiché siamo risaliti in macchina alla volta di Phrompthep Cape, un promontorio con una vista mozzafiato sull’oceano da dove ammirare un bellissimo tramonto.
Per la cena siamo andati poco distanti presso il mercato del pesce locale, dove a un bordo della strada è pieno di banchetti che vendono pesce fresco e dall’altro di ristoranti che lo cucinano sul momento. Una strada piena di odori, luci e vita che vi rimarrà impressa nella mente!
Secondo giorno
Il secondo giorno è stato in assoluto il mio preferito: gita in barca e tour delle Isole Andamane. Non sono una grande fan del mare in generale, ma adoro la natura in tutte le sue forme e questa esperienza mi ha letteralmente estasiata. Sarà che non avevo mai visto l’oceano e per me è stata una grande emozione, ma poi le spiagge bianche e l’acqua caldissima mi hanno convinta del tutto a immergermi e godermi più di un bagno.
Partendo dal porto Ao Po Grand Marina, con l’organizzazione Blu Anda abbiamo visitato le isole Koh Yao Noi e Koh Hong (Krabi) a bordo di un catamarano, facendo diverse tappe: le isole, il pranzo a bordo di una palafitta in mezzo all’acqua, un giretto in canoa, snorkeling, una passeggiata nella foresta per vedere un albero alto più di 100 metri e con la circonferenza racchiusa da 32 persone. Ogni momento è stato unico e la bellezza di questi posti sarà per me indimenticabile.
Tornati al porto, siamo poi rientrati in albergo per un rapido cambio e poi ci aspettava la cena da Palm Seaside: un ristornate veramente elegantissimo e sofisticato che di sera si accende in un gioco di luci e riflessi sull’acqua, visto che al centro del locale si trova una sorta di piscina che avvolge anche i tavoli. Ottima cena a base sia di piatti tipici thailandesi che di sushi: pesce crudo freschissimo e di ottima qualità.
Terzo giorno
La mattina del terzo giorno è stata dedicata alla visita della struttura in cui alloggiavamo, il Dream Hotel di Phuket. Non appena arrivata, scoprire la bellezza di questo resort è stato un colpo d’occhio: piscina da sogno con palme e vegetazione rigogliosa, bar nell’acqua, una parete completamente ricoperta di piante e tutte le camere affacciate su questa vista. Nell’hotel poi sono presenti anche una terrazza panoramica con un’altra piscina, ristornate, bar, palestra, area spa dove fare massaggi e trattamenti di vario tipo. Le camere sono splendide, dotate di ogni comfort, con letti comodissimi e arredi moderni ed esteticamente piacevoli.
Dopo un pranzo veloce poi era il momento di mettere in pratica il motivo principale per cui sono andata fino in Thailandia: correre la 10,5 km nella maratona di Phuket (Laguna Phuket Marathon)! Di questo evento sportivo vi parlerò in un post dedicato, per cui vi rimando a quello per tutte le informazioni specifiche in merito.
Quarto giorno
Il quarto giorno è sicuramente quello che mi ha messo più duramente alla prova: con sole 4 ore sonno dopo aver corso la 10,5 km, mi sono dovuta svegliare alle 3 di notte per andare ad assistere alla partenza della mezza maratona e della maratona della Laguna Phuket Marathon, rispettivamente alle 4 e alle 4.30 della mattina. È stato un sacrificio? Sì. Ne è valsa la pena? Sì! Vedere tutte quelle persone in piedi prima dell’alba, pronte a correre e ad affrontare quella che per me è una versa impresa (rispettivamente 21 e 42 km) è stato ancora più stimolante e mi ha dato una grande grinta.
Dopo aver atteso l’arrivo dei primi podisti, alle 8.30/9.00 della mattina ero già in viaggio verso la tappa successiva: una lezione di cucina thailandese nel cuore della parte più antica e caratteristica di Phuket! Dopo la visita nel caratteristico quartiere cino-portoghese (così detto per lo stile particolarissimo delle abitazioni: a metà tra stile coloniale e influenze orientali), ci siamo diretti al ristornate Blue Elephant per la nostra coocking class. Di questa esperienza vorrei parlarvi più approfonditamente in un post dedicato, per condividere con voi tutte le fantastiche ricette che ho imparato! La lezione è finita con un pranzo nello stesso ristorante, dove ho mangiato i piatti che io stessa avevo cucinato con l’aiuto della chef e non mi posso lamentare del risultato! :D
Dopo questo bel pranzo, la giornata prevedeva una visita presso il Chivitr Health & Rejuvenetion, un hotel/resort/centro benessere che definire “paradisiaco” sarebbe riduttivo…Sarà per questo che è stato uno dei miei momenti preferiti di questo viaggio! L’accoglienza calorosa della proprietaria di casa ci ha aperto le porte a una visita per tutto il centro, dove il benessere è uno stile di vita ricercato in ogni dettaglio. Il Chivitr Health & Rejuvenetion sorge sul fianco di una collinetta, dove troviamo 8 camere che si dispongono dalla base verso l’alto, e infine in cima troviamo la casa degli stessi proprietari.
In questo paradiso di pace e bellezza trovano spazio 8 camere, strutturate come dei piccoli appartamenti con ogni comfort, ma quello che stupisce appunto è che in una struttura così estesa possano essere ospitate solo 8 persone/coppie: ciò dà l’esatta misura di quanto sia importante la singola persona e il suo benessere, ognuno viene seguito con programmi dei detox, depurazione, dieta e trattamenti su misura. Ne ho avuto un piccolo assaggio con 2 ore di trattamenti: ho sperimentato un massaggio linfatico e uno rilassante.
Salutato questo bellissimo posto ci aspettava una cena di pesce vista mare presso il ristorante Kan Eang@pier Restaurant, dove ci siamo riempiti la pancia a sazietà dopo una giornata così impegnativa.
Quinto giorno
Il penultimo giorno della mia permanenza in Thailandia c’è stato il trasferimento da Phuket a Bangkok. Prima di partire, però, la giornata prevedeva ancora un’ultima attività: il parco avventura Hanuman World. Nella mitologia locale, Hanuman è uno spirito dall’aspetto di scimmia ed è una figura molto importante e conosciuta, per cui il parco porta il suo nome. Qui mi sono lanciata tra gli alberi seguendo l’esempio delle scimmie, usando le funi come se fossero liane. Finito il percorso ci siamo fermati al Wanorn Restaurant all’interno del parco e anche qui non poteva mancare un ottimo pranzo a base di cucina locale.
Nel pomeriggio poi ci aspettava il volo per Bangkok e una volta arrivati un Food Tour serale alla scoperta dei piatti tipici e dei locali più caratteristici della capitale thailandese. Per spostarci da un punto all’altro della città siamo saliti a bordo del tipico mezzo di trasporto: i tuk tuk, api-calessino coloratissime, appariscenti e chiassose che si insinuano nel traffico della città con abili manovre (reggetevi forte!).
La giornata è finita con una visita al mercato locale dei fiori che è stata un’esperienza particolarmente suggestiva che mi ha rivelato un volto di Bangkok molto autentico; qui siamo stati sorpresi dalla pioggia improvvisa del monsone e abbiamo concluso il nostro tour con il rientro nel Rembrandt Hotel.
Sesto giorno
La mattina dell’ultimo giorno è stata dedicata alla visita del Palazzo reale e dei Templi, il vero cuore della Thailandia e luogo dove prende forma l’adorazione che i thailandesi hanno per i loro re. È stata davvero una bellissima visita che mi ha permesso di immergermi nell’arte, nella cultura e nella religione di questo popolo, in tutte le sue diversità e affinità con l’Occidente. Se avete in programma di andare a Bangkok, questa visita è imperdibile, anche se potrebbe richiedere molte ore di fila per entrare come semplici turisti (con il tour organizzato abbiamo saltato del tutto la fila, per cui informatevi bene prima di partire).
Dopo questa mattinata caldissima trascorsa sotto al sole, ci aspettava un’altra attività emozionante: una lezione di musica nella scuola di strumenti tradizionali più antica e famosa di Bangkok. Qui ho suonato il ra-nad in abito tradizionale thailandese e ho vissuto un’altra esperienza indimenticabile di questo viaggio.
Dopo aver fatto la turista e la scolara, era il momento di un po’ di relax: anche a Bangkok non poteva mancare un massaggio e così ci siamo diretti al Rarin Jinda Spa all’interno dell’Hotel Ploenchit. Qui ho fatto il massaggio più bello della mia vita, secondo la tecnica thailandese, ed è un’esperienza che consiglio a chiunque.
Dopodiché abbiamo sfruttato le ultime ore libere prima della partenza per un giro per negozi e un assaggio della vita in città, tra bancarelline e centro commerciale.
Per la cena siamo tornati presso il Rembrandt Hotel, dove si trova il ristorante messicano migliore della città: ha un’ottima reputazione che non posso che confermare! Tra grigliata di pesce, enchiladas, guacamole e nachos, è stato un piacere scoprire quest’angolo di Messico in Thailandia!
Ritorno
E così è finita la mia sesta e ultima giornata in Thailandia, l’aereo delle 00.20 mi ha riportata in Italia e stavolta il rientro è stato molto migliore dell’andata: grazie al fuso del Paese di partenza sono riuscita a dormire quasi per tutto il viaggio e sono tornata in Italia alle 6.50 della mattina.