Anni Ottanta, ne so ben poco a dire il vero. Se penso a questa decade del Novecento mi vengono in mente in ordine sparso: Madonna, le grandi band rock tipo Pink Floyd e Queen, le giacche con le spalline, i Levi’s, i bomber, la disco-dance e acconciature discutibili.
Non sono mai stata un’appassionata di quegli anni, di solito salto a piedi pari dai Settanta ai Novanta sia che si parli di musica sia che si parli di moda. Però ogni tanto mi diverto a fare un tuffo nel passato e sbirciare anche tra le pagine di storia pop che non conosco…E oggi apro questa parentesi per parlare degli anni Ottanta in un contesto cinematografico.
Il 16 giugno 2016 infatti esce nelle sale italiane il nuovo film distribuito da Notorius Pictures: “Tutti vogliono qualcosa“.
L’ultimo film di Richard Linklater (regista di Boyhood, film che gli ha fruttato un Golden Globe e una nomination all’Oscar) è una commedia esilarante che racconta la storia di Jake Bradford, studente universitario che prende in affitto una casa con con i suoi compagni della squadra di baseball.
Il film è un’immersione a tutti gli effetti negli anni Ottanta, e certamente chi ha vissuto la giovinezza in quella decade non potrà non immedesimarsi con un filo di nostalgia. Lo stesso regista ne riconosce i tratti autobiografici e racconta le vicende con un pizzico di nostalgia che però non diventa mai sentimentalismo né auto-compiacimento.
Anche i costumi e colonna sonora ripercorrono le mode e le icone di un’intera generazione, facendo sognare gli appassionati di quelle atmosfere.
“Tutti vogliono qualcosa“ racconta la crescita del protagonista, attraverso le varie esperienze che ne segnano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta: nell’arco del film si susseguiranno situazioni divertenti, storie d’amore ed episodi esilaranti. Immancabili le scene dei tipici party americani a cui il cinema ci ha abituato, tra sbronze con gli amici, ragazze e divertimento folle. Alla fine però Jake si rivelerà più maturo del previsto e troverà persino l’amore.
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