By Published On: 01/02/2023Categories: FoodTags:

Possiamo considerarla l’eccellenza italiana a livello gastronomico mondiale, conosciuta, amata e apprezzata praticamente in tutti i paesi, di cosa stiamo parlando? Ovviamente dell’italianissima pizza.

È uno dei cibi più consumati e apprezzati al mondo tanto che nel 2017 l’UNESCO le ha conferito il titolo di patrimonio culturale dell’umanità, per non parlare poi del fatto che una delle più apprezzate, ovvero, la pizza napoletana è stata insignita del marchio STG (specialità territoriale garantita), così da poterne tutelare non soltanto l’identità ma anche gli ingredienti che la compongono.

Pensate che la pizza ha un vero e proprio disciplinare che prevede l’uso esclusivo di pomodoro, mozzarella rigorosamente prodotta da latte vaccino intero, basilico fresco e olio extravergine d’oliva. 

La pizza in Italia è declinata in tantissime versioni, dalla già citata pizza napoletana, passando per quella palermitana, fino ad arrivare a quella romana.

Gustare una buona pizza in pizzeria è sempre una buona idea, ma anche farla in casa può diventare un’esperienza davvero divertente, soprattutto coinvolgendo i bambini.

A tal proposito, se volete cimentarvi nella sua preparazione ma non avete un forno idoneo o tantissimo tempo a disposizione, potete optare per una sua variante, altrettanto buona: ecco come fare la pizza fritta, la versione “povera” della classica pizza napoletana, da farcire a piacimento.

In questo articolo faremo un viaggio tra i tantissimi tipi di pizza presenti nel Bel Paese, non tralasciando neppure le varianti nate dalla pizza stessa.

Leggi anche: RICETTA PIZZA SENZA LIEVITO: COME FARLA CON IL BICARBONATO

Pizza napoletana, romana e torinese

La più conosciuta e probabilmente anche la più amata tra le pizze è di certo quella napoletana: tonda, con un cornicione alto tutto attorno e sottile al centro.


Come anticipato qui sopra, la pizza napoletana presenta il marchio STG e pertanto farla vuol dire seguire delle regole rigide quali, ad esempio, quella di aggiungere solo ed esclusivamente olio a crudo e mai nell’impasto e che la sua cottura avvenga ad alta temperatura, per pochi minuti, direttamente sul piano del forno stesso.

Le più conosciute sono la classica Margherita e la Marinara, la prima può essere declinata anche nella versione che prevede l’uso della mozzarella di bufala.

Simile almeno nella forma a quella napoletana è la pizza romana, la principale differenza sta nel fatto che quest’ultima non presenta nessun bordo alto, la pizza è bassa e uniforme. Questa pizza è anche comunemente definita come  “scrocchiarella”, grazie alla sua spiccata croccantezza, data dal fatto che in questo caso all’interno dell’impasto è presente olio d’oliva ed è cotta per un periodo di tempo superiore e ad una temperatura più bassa.

Una variante estremamente apprezzata e diffusa nella Capitale è la pizza alla pala, ha la forma di un rettangolo e l’impasto viene steso direttamente sulla pala con la quale poi si andrà ad infornare.

Anche in questo caso avremo una pizza croccante che può essere usata anche come se fosse una focaccia: è cosa nota, infatti, che a Roma la pizza alla pala può essere anche divisa e farcita con i salumi, prima fra tutti con la mortadella.

Una versione molto diffusa della pizza alla pala è la Pinsa Romana che prevede l’uso di lievito madre e un impasto al cui interno sono presenti farina di soia, frumento e riso e lunghi tempi di lievitazione: anche in questo caso avremo una pizza più alta rispetto a quella classica.

A Torino la pizza è invece al tegamino, una padella all’interno della quale viene steso direttamente l’impasto della pizza per velocizzare i tempi della sua preparazione.

L’impasto è piuttosto simile a quello della pizza napoletana, ma è più soffice e anche più alta, inoltre la levitazione non avviene formando delle piccole palline, ma direttamente in padella per circa 24 Ore.

La variante più famosa della pizza: il calzone

La specialità più famosa ideata a partire dalla base della pizza e senza ombra di dubbio il calzone.

La preparazione è sempre la stessa, perché in realtà il calzone è una pizza a tutti gli effetti, si stende l’impasto si prepara il disco, si posizionano gli ingredienti (di solito pomodoro e mozzarella o prosciutto cotto, mozzarella e funghi), da un lato dell’impasto, si prende la parte rimasta libera e la si poggia dolcemente sul ripieno come a formare una mezzaluna, avendo cura che i bordi vengano ben sigillati, affinché il condimento non esca fuori dalla pizza.


Conclusioni

Nel nostro Paese la pizza è una cosa seria, su questo non c’è dubbio! In questo post abbiamo parlato di alcune delle varianti principali, ma sicuramente ce ne sono molte altre – più o meno note – che si potrebbero aggiungere alla lista.

Una cosa comunque è certa: la pizza è buona in tutti i modi e c’è un motivo se ad oggi è tra i piatti più amati e diffusi del mondo. Che sia fatta in casa, alla pala, romana, napoletana, fritta o al forno… Una buona fetta di pizza mette d’accordo tutti ed è simbolo di convivialità per eccellenza.

Ma ora vi chiedo: qual è la vostra pizza preferita? La mia in assoluto è la margherita napoletana, ma ora aspetto di conoscere le vostre risposte!

Ti potrebbe interessare anche

Leave A Comment

Ciao, sono Federica! Ho 32 anni, vivo vicino Roma, sono laureata in Editoria e Scrittura e sono una Blogger e Content Creator.

Le Freaks nasce nel 2010 come Fashion Blog, ma oggi è un portale di Lifestyle a 360° che tratta di Moda, Bellezza, Cibo, Fitness, Viaggi, Eventi, Cultura e tutto ciò che riempie la mia vita e mi appassiona.

Immergiti tra le pagine del mio blog per scoprire qualcosa in più su di me e trovare ispirazione e tanti articoli utili… Buona lettura!

FACEBOOK

INSTAGRAM