“Ricordi?” è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Valerio Mieli, con Luca Marinelli e Linda Caridi. Esce al cinema in data 21 marzo e ha una durata di 106 minuti. Si tratta di una coproduzione italo-francese, in collaborazione con Rai Cinema e Cattleya, distribuita da Bim Distribuzione.

Film Ricordi?: sinossi

Una grande storia d’amore, raccontata però sempre solo attraverso i ricordi, più o meno falsati dagli stati d’animo, dal tempo, dalle differenze di punto vista, dei giovani protagonisti.

Il viaggio di due persone negli anni: insieme e divise, felici, infelici, innamorate tra loro, innamorate di altri, visto in un unico flusso di colori ed emozioni.

I due si conoscono raccontandosi fantasiosi episodi d’infanzia. Anche la festa in cui si incontrano però è ricordata, e in due versioni: il mondo di lui, malinconico, quello di lei allegro e ancora incantato.

Passano gli anni. Lo sguardo di lui si trasforma, si alleggerisce. Quello di lei matura, si fa più complesso e più scuro. Il rapporto che sembrava consolidarsi rischia ora di perdere magia. Inizia una crisi.

Nel corso del film i due ragazzi crescono e cambiano: lui scopre che è possibile un amore che dura nel tempo, lei impara la nostalgia.

Con la distanza le immagini di questa relazione, come quelle dell’infanzia, di un lutto, di un’amicizia tradita, di una grande gioia, si modificano. Si saturano di emozione, o invece sbiadiscono, si cancellano, finché, riesumate da un profumo, da una parola, riemergono più forti, in un presente che scivola via per farsi subito memoria.

Film Ricordi?: commento

Vi siete mai soffermati a riflettere sul fatto che, qualunque evento viviamo, lo viviamo sempre in modo completamente soggettivo? La nostra visione di un fatto è influenzata in tutto e per tutto da nostro vissuto, dal nostro stato d’animo del momento, dal nostro modo di vivere e affrontare il mondo. Di conseguenza, anche una rielaborazione successiva di quell’evento sarà del tutto personale e il ricordo che ne creeremo sarà probabilmente una visione unica e tutta particolare.

Ora applicate questa riflessione valida in generale al caso specifico di una storia d’amore: siete sicuri che nel momento in cui la vivete, la viviate entrambi allo stesso modo? E come la ricorderete? Questo è quello che si chiede Valerio Mieli, giovane regista romano al suo secondo lavoro di sceneggiatura e regia.

“Ricordi?” parte da questo tema e parallelamente ne affronti tanti altri, una storia d’amore che parla a ciascuno di noi, ci mette a nudo e ci fa fare i conti con la realtà e con il nostro stesso potere di immaginare e rielaborare. Un’occasione per guardare dentro di sé alla ricerca di una supposta “oggettività”, sempre sfuggente e irraggiungibile: alla fine non rimarrà altro da fare se non accettare la particolarità della propria visione.

Lui e Lei, interpretati rispettivamente da Luca Marinelli e Linda Caridi, mettono in scena una storia comune, fatta di alti e bassi, passando attraverso la fase dell’innamoramento, della convivenza e poi della crisi e della rottura. Lui e Lei non hanno nome, secondo la sceneggiatura di Mieli: una scelta che riflette chiaramente la volontà di lasciare che lo spettatore si immedesimi, finendo con l’interrogarsi su questioni fondamentali proprio nel bel mezzo del film.

Impossibile non rievocare il proprio vissuto personale stimolati da una storia così coinvolgente e intima. Il film di Mieli è bello proprio perché stimola la riflessione, è un’opera che ti tocca e ti fa riflettere, lasciandoti un po’ stralunato dopo la visione, o per lo meno così è stato nel mio caso. Che poi, se ci pensate, è esattamente quello che dovrebbe fare ogni libro o film che si rispetti.

Tante le influenze, i richiami, le citazioni all’interno di “Ricordi?”, d’altronde, visto il tema trattato, sarebbe stato impossibile partire da un terreno neutro. Tra tutti, spicca sicuramente l’influenza di Michel Gondry e del suo “Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind)”, analogo per le tematiche del ricordo legate a una grande e sofferta storia d’amore.

Il legame col regista francese è ammesso apertamente dallo stesso Mieli e di Gondry troviamo la poesia, lo sguardo sul mondo, e persino alcune rievocazioni visive molto potenti, come nella scena in cui Lui e Lei stanno distesi sul pavimento della casa che hanno appena preso in affitto per andare a viverci insieme, dove la loro disposizione e un’inquadratura dall’alto richiamano immediatamente la scena in cui Joel e Clementine sono distesi sul ghiaccio.

A sinistra una scena del film “Ricordi?” di Valerio Mieli, a destra la celebre immagine di locandina di “Se mi lasci ti cancello” di Michel Gondry

Il grande lavoro di sceneggiatura fatto da Mieli si vede poi anche nei dialoghi, essenziali e diretti ma estremamente pregni di significato, con grande peso sia al detto che al non detto: in particolare, in uno dei dialoghi iniziali, ho potuto rilevare una sorta di omaggio a Nanni Moretti nel celebre dialogo di “Bianca”, sulla necessità di lasciarsi prima che la storia d’amore degeneri e si faccia ordinaria routine, pensiero ripreso ed espresso dal Lui interpretato da Luca Marinelli con parole simili.

Un film in cui poesia e bellezza si intrecciano con un lavoro tecnico di grandissimo pregio, grazie al montaggio certosino realizzato da Desideria Rayner. Un lavoro durato quasi un anno e che vede l’alternarsi continuo di fotogrammi e inquadrature diverse, con decine di tagli al minuto. Un vero e proprio lavoro di collage compositivo che lascia lo spettatore ammaliato, inizialmente quasi lo stordisce per poi condurlo a poco a poco in una dimensione onirica dove i confini del ricordo dei due protagonisti si fanno sempre più labili.

I ricordi di Lui e di Lei sono però riconoscibili anche grazie al lavoro della fotografia, che caratterizza in modo impeccabile gli stati d’animo dei protagonisti. Ogni scena è stata girata caratterizzando questa differenza il più possibile dal punto di vista dei costumi,  della scenografia e addirittura del trucco e parrucco. Tutto ruota attorno alle emozioni dei due ragazzi che vivono la vicenda in modo diverso di volta in volta.

Un lavoro prezioso, attento, ricco di passione di grande cura del dettaglio, che saprà sicuramente sorprendere anche gli spettatori più esigenti. Immergetevi nel mondo onirico di Valerio Mieli e apprezzate fino in fondo la bellezza di questa pellicola, dal 21 marzo al cinema.

Chi è Valerio Mieli, sceneggiatore e regista di “Ricordi?”

Valerio Mieli è nato a Roma il 27 gennaio 1978 ed è un regista, sceneggiatore e scrittore italiano con cittadinanza francese.

Dopo la laurea in filosofia all’Università La Sapienza di Roma, ha frequentato la Columbia University di New York e ho conseguito il dottorato di ricerca all’Università del Piemonte Orientale, per poi diplomarsi in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Il suo primo film, “Dieci inverni”, con Isabella Ragonese e Michele Riondino, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, è stato premiato con il Nastro d’argento, il Ciak d’oro e il David di Donatello per la migliore opera prima. La sceneggiatura è stata poi riadattata e pubblicata in forma di romanzo omonimo da Rizzoli.

Nel 2018 ha terminato il film “Ricordi?” di cui è regista e sceneggiatore. Il film è stato presentato alla 75ª Mostra del Cinema di Venezia, unico film italiano in concorso alle Giornate degli Autori, dove ha vinto il premio del pubblico, il premio per la migliore attrice emergente per Lidia Caridi e ha ricevuto una Menzione Speciale FEDIC. “Ricordi?” è stato inoltre nominato come miglior film a El Gouna International Film Festival, al Haifa Film Festival ed è stato presentato nella sezione Flash Forward del Busan International Film Festival.