By Published On: 14/01/2020Categories: CinemaTags:

Richard Jewell è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Clint Eastwood, con Sam Rockwell e Olivia Wilde. L’uscita al cinema è prevista per il 16 gennaio 2020 e ha una durata di 129 minuti.

Se questa è una lezione che Richard può darci, penso che sia grandioso. Questo è un eroe.

Clint Eastwood

La trama del film Richard Jewell

Diretto da Clint Eastwood e basato su fatti realmente accaduti, “Richard Jewell” è la storia di ciò che può accadere quando quel che viene riportato dai media oscura la verità.

“C’è una bomba al Centennial Park. Avete solo trenta minuti di tempo”. Il mondo viene così a conoscenza di Richard Jewell, una guardia di sicurezza che riferisce di aver trovato il dispositivo dell’attentato dinamitardo di Atlanta del 1996.

Il suo tempestivo intervento salva numerose vite, rendendolo un eroe. Ma in pochi giorni, l’aspirante alle forze dell’ordine diventa il sospettato numero uno dell’FBI, diffamato sia dalla stampa che dalla popolazione, assistendo al crollo della sua vita.

Rivoltosi all’avvocato indipendente e contro il sistema Watson Bryant, Jewell professa con fermezza la sua innocenza. Ma Bryant scopre di doversi scontrare con i poteri combinati dell’FBI, del GBI e dell’APD per scagionare il suo cliente, e tenta di impedire a Richard di fidarsi delle stesse persone che cercano di distruggerlo.

Locandina del film Richard Jewell
Locandina del film Richard Jewell

Le mie impressioni

Alle soglie dell’attentato di Atlanta del 1996, la pressione sulle forze dell’ordine e sull’FBI per individuare il responsabile di quel terribile gesto era fortissima.

I media e l’opinione pubblica volevano a tutti i costi un colpevole da accusare, e così fu trovato un capro espiatorio, un uomo qualunque che fino al momento prima avevo vissuto dei giorni da eroe.

Richard Jewell è un uomo fondamentalmente buono, ma è un emarginato, la sua goffa figura e il suo modo di fare ingenuo e mancante di qualsiasi difesa e aggressività fanno di lui un bersaglio facile in qualsiasi contesto.

Ma Richard vuole da sempre far parte delle forze dell’ordine per proteggere le persone, e la sua grande occasione arriva proprio in occasione dell’attentato del 1996, quando grazie a un suo – apparentemente eccessivo – scrupolo, riduce al minimo i danni dell’esplosione avvenuta nel corso di un concerto affollato a Centennial Park.

Eppure bastano tre giorni per ribaltare quella gloria momentanea in una persecuzione a tutti gli effetti, e quell’uomo diventa il principale sospettato, duramente indagato dall’FBI per quasi tre mesi e sottoposto a un processo mediatico che distrugge la sua vita e quella di chi gli sta intorno.


Richard Jewell imparerà a sue spese che la “giustizia” non teme di ricorrere a mezzi sleali pur di fare il suo corso, e che alle volte la differenza tra vero e falso non importa davvero.

Clint Eastwood e Paul Walter Hauser sul set di Richard Jewell
Clint Eastwood e Paul Walter Hauser sul set di Richard Jewell

Questa pellicola di Clint Eastwood mi ha fatto ripensare per molti versi a Gran Torino, con la sua storia di ingiustizia e un protagonista umile, debole ed emarginato che non sa difendersi da solo e per questo subisce lo stigma sociale.

La narrazione segue tappe simili, con momenti di crisi e il riscatto finale che rende a Richard Jewell la sua dose di giustizia, fino al ritorno alla normalità (anche se ancora oggi in molti lo ricordano come l’attentatore di Atlanta).

D’altronde lo stesso Eastwood ha dichiarato:

La storia di Richard Jewell mi ha colpito perché tratta di un uomo comune, una persona qualunque. Non è mai stato accusato, ma è stato perseguitato in tutti i modi. C’era fretta di trovare il colpevole, e lui non aveva alcun potere di sfuggire alle accuse, e per troppo tempo, molto ingenuamente, non si è reso conto che invece doveva salvarsi. Ecco perché ho voluto fare questo film, per risanare l’onore di Richard. Perché è un uomo comune, […] e che per aver fatto un gesto eroico deve pagare un prezzo troppo alto. Viene dato in pasto ai lupi.

Clint Eastwood

Ancora una volta dunque dobbiamo ringraziare Clint Eastwood per aver dato voce ai più deboli e agli emarginati con questo film che è un grande affresco dell’America contemporanea, più attuale che mai, con una storia toccante e profondamente umana.

Il film ha già ricevuto dei riconoscimenti importanti, tra cui il premio come Miglior Rivelazione Maschile per il protagonista Paul Walter Hauser, che fa un’interpretazione magistrale e porta in scena un personaggio fedelissimo all’originale: la somiglianza è impressionate e nel film lo si può constatare anche grazie a dei filmati storici con il vero Richard Jewell.

P.s. Per chi volesse approfondire, il film è basato sull’articolo “American Nightmare – The Ballad of Richard Jewell” di Marie Brenner apparso su Vanity Fair.

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