Da quando lo scorso 19 febbraio ha aperto Lievito Madre, la pizzeria Sorbillo a Roma e più precisamente a Piazza Augusto Imperatore, mi ero ripromessa di andarci: finalmente qualche settimana fa ci sono riuscita e oggi voglio raccontarvi qui sul blog come è andata.
Pizzeria Sorbillo a Roma: la mia esperienza
Qualche settimana fa mi trovavo in centro a Roma ed era un orario abbastanza decente per pensare di mettermi in fila davanti alla pizzeria Sorbillo: come quella di Napoli, infatti, non accetta prenotazioni e dunque va messa in conto almeno una mezzora di fila.
Fortunatamente però il locale è molto grande e il ricambio di clientela è rapido, anche per il modo in cui è impostato il servizio di cui vi parlerò tra poco.
Dunque, come vi dicevo, il primo step è stato lasciare il mio nome alla persona sulla porta, mettermi in fila e aspettare che mi chiamassero.
L’attesa è stata anche meno del previsto e dopo 20-30 minuti mi sono seduta al mio tavolo. Sapendo che non si poteva prenotare, ero già preparata all’idea di questa attesa ed è per questo che sono riuscita a farlo solo un giorno in cui non avevo fretta ed ero già nei paraggi (in centro a Roma può essere difficoltoso anche trovare parcheggio, che già di per sé può richiedere molto tempo).
Veniamo a noi: all’interno il locale è diviso in due piani e c’è un via-vai continuo di camerieri che fanno su e giù dalle scale. Il servizio però è molto rapido e si trova sempre un cameriere di passaggio a cui chiedere qualcosa se serve.
Il personale è gentile e disponibile, peccato però per un dettaglio: la sera in cui sono andata io, hanno perso il nostro ordine delle pizze e la comanda non è mai arrivata a destinazione, con il risultato che abbiamo aspettato più di un’ora tra l’antipasto e la pizza.
Ma andiamo con ordine: l’impressione generale è che la pizzeria Sorbillo a Roma sia organizzata come un grande fast food, dove però anziché mangiare panini e patatine si mangia la pizza.
Il risultato nel complesso è quello di un locale dove tutti vanno di fretta, dove il cliente deve attendere per entrare e poi sbrigarsi a mangiare per lasciare subito il posto a qualcun altro.
Diciamo che l’atmosfera non è quella conviviale e rilassata che ci si aspetterebbe in una pizzeria tradizionale, prevalgono piuttosto l’aspetto turistico e la fama del marchio, che offre un’esperienza breve e intensa.
Per la mia cena ho voluto provare varie voci del menù, per cui ho preso un antipasto, una pizza e un dolce.
Per l’antipasto ho voluto provare vari fritti: fiori di zucca (6,50€), croquette di patate (3,50€) e frittatina di pasta (4,00€). Tutto buonissimo, la frittatina in particolare è davvero speciale. In generale i fritti sono croccanti, leggeri e gustosi, preparati a regola d’arte. Anche le tempistiche sono state rapide e l’antipasto è arrivato velocemente.
Poi, il nulla. Dopo aver atteso un’ora esatta dall’arrivo degli antipasti (casualmente avevo guardato l’orologio e mi ricordo bene gli orari) e aver visto tutte le persone intorno a noi entrare, mangiare e andare via, ci siamo resi conto che qualcosa non andava… Le nostre pizze non arrivavano mai.
E infatti, come sospettavamo, la cucina aveva perso l’ordine, o non lo aveva mai ricevuto: abbiamo dovuto attendere altri dieci minuti prima che le nostre pizze ci fossero servite (nel frattempo vedevo pizze che continuavano a uscire dal forno per essere servite ad altri tavoli, ammetto che ero piuttosto arrabbiata a questo punto).
Alla fine, alle dieci di sera passate, arriva la pizza… Cosa dire, una pizza da manuale. La pizzeria Sorbillo a Roma tiene alta la sua fama con una pizza di qualità eccellente.
Io ho provato un’Antica Margherita (7,80 €) con pomodoro biologico, fiordilatte, olio evo e basilico fresco e una Margherita Gialla (10,80 €), con pomodorini gialli, provola misto latte di bufala, conciato romano, olio evo e basilico fresco.
Entrambe buonissime, fin dal primo morso penserete “questa è la pizza più buona che abbia mai mangiato”, o quanto meno non ci sono molte altre pizze di questo livello a Roma.
La margherita classica era delicata e leggerissima, cotta a puntino; la margherita gialla invece aveva un sapore molto più forte per via della provola e del conciato, ma nel complesso i sapori erano tutti legati perfettamente e la pizza era deliziosa e molto particolare.
La cottura ovviamente è alla pala nel forno a legna e l’impasto è altamente digeribile grazie all’uso di farine provenienti da agricoltura biologica. Viene inoltre utilizzato lievito madre, l’impasto è stagliato a mano e viene fatto riposare per più di 24 ore.
Il risultato è una pizza altamente digeribile e soffice, in cui si sente la differenza già mentre si mangia e ancor di più dopo mangiato, quando non si ha la classica sensazione di pesantezza (almeno non eccessiva a confronto con altri pasti simili).
Per finire, il dolce: da grande amante della cucina napoletana, non potevo non provare anche l’immancabile babà. Ho provato il dolce chiamato “Roccobabà” (6,50€), con un babà impregnato di rum e ricoperto da uno strato di cioccolata fondente, il tutto servito in una soffice nuvola di panna. Da leccarsi i baffi!
Per concludere la mia recensione della pizzeria Sorbillo a Roma, quello che mi senti di dirvi è che, se siete grandi amanti della pizza come me, va provata assolutamente, anche se a causa della grande quantità di gente il servizio potrebbe perdere qualche colpo.
Tutto il cibo è stato delizioso, dall’antipasto al dolce, passando per la pizza, ovviamente. Ci tornerei? Sicuramente sì, amo troppo la pizza e perdonerei qualsiasi attesa per un prodotto così buono!