L’uso di Photoshop in dosi massicce su qualsiasi rivista o locandina pubblicitaria, ormai non è più un mistero per nessuno: sono anni che siamo abituati a questo procedimento di routine, che comprende piallatura dei lineamenti, riduzione circonfernza cosce, rigonfiamento seni etc.
Quando ho iniziato a raccogliere foto per documentare questo articolo, però, sono rimasta sostanzialmente perplessa da una cosa. La maggior parte delle foto sono modificate per rendere la pelle più compatta, meno lucida, per eliminare occhiaie e pieghe della pelle, ma le più allucinanti secondo me sono quelle in cui si “nascondono” le costole delle modelle magrissime: tutto ciò è una contraddizione assurda! Prima ci impongono di essere sempre più magre, poi, quando siamo diventate semi-scheletri, modificano le foto per renderle “più sane”? Ma che strano scherzo del destino è questo? Se Photoshop può modificare la realtà a proprio piacimento, che bisogno c’è che anche le modelle siano veramente così magre? Grandi perplessità in merito.
Eclatante anche il caso della foto di Madonna che suscitò molto scalpore: in essa, il viso della popstar viene mostrato per metà nel suo reale aspetto, per l’altra metà ritoccato, creando un paradossale contrasto che immediatamente ci ricorda la sua vera età.
Per il resto, non starò qui a parlarvi delle conseguenze psicologiche che sono state causate da questi modelli irreali e irraggiungibili, perché tutto sommato credo che la normalità non piaccia a nessuno e le riviste/pubblicità si occupino di vendere sogni e di creare immaginari: dal loro punto di vista è giusto cercare di abbellire e rendere priva di imperfezioni qualsiasi cosa o persona.
Distinguere tra realtà vera e realtà “photoshoppata” sta a noi, bisogna essere consapevoli che ciò che vediamo non è tale, senza sforzarci troppo di raggiungere degli stereotipi costruiti ad hoc.
La morale della storia è “Facciamoci meno complessi”.