Non mi capita frequentemente di vestirmi con così tanto nero e a dire il vero ultimamente non sceglievo più tanto spesso neppure look così “precisi”: da signorina per bene, elegante e composta. Per un po’ di tempo ho preferito giocare a fare l’alternativa, sperimentando anche stili diversi, ma sempre in evoluzione. Ancora non mi fermo però, la ricerca non è finita e io non ho trovato qualcosa di unico che mi rispecchi del tutto: per questo, anche quando torno a vestirmi in modo più formale e rigoroso, fanno la loro comparsa dettagli inaspettati, come le stringate dall’animo rock firmate Cult Shoes. Che poi, chiamarle stringate sembrerebbe assurdo, considerando che i lacci non ce li hanno neppure e al posto dei passanti ci sono delle borchiette…Sono quel tipo di calzature che hanno un carattere tutto loro e con un semplice dettaglio sono in grado di cambiare il sapore dell’intero outfit! Per esempio, su un look come questo, le scarpe sembrano rivendicare un animo un po’ trasgressivo che si nasconde dietro tutta la formalità del pantalone classico e del pullover così serio. Un fiocco al collo e un make up curato, però, stanno lì a dire “so essere anche molto femminile quando voglio!”; e infine, l’orologio Breil al polso comunica senza tante parole “rock o formale, elegante o femminile, sbrighiamoci che sono una donna impegnata e non ho tempo da perdere!”.
Tanti dettagli, caratteri contrastanti, un unico outfit, e poi in fondo sono sempre io: alla costante ricerca di me stessa, una ricerca che ha attraversato tutto questo 2013 e proseguirà, probabilmente, per tutta la vita.

WHAT I WAS WEARING
Pants – Zara
Pullover – Primark
Blouse – Vero Moda
Coat – Benetton
Shoes – Cult Shoes
Bag – Betty London
Watch – Breil