Ieri sera, mentre guidavo verso casa, la radio ha passato una canzone che è sempre bello riascoltare, “If it makes you happy” di Sheryl Crow. Il ritornello fa così:

If it makes you happy
It can’t be that bad
If it makes you happy
Then why the hell are you so sad

E pensavo a quanto è facile complicare le cose semplici, perché quello che un momento sembra tutto ciò che hai sempre desiderato, l’attimo dopo ti sfugge di mano ed è già altro.
Qualcosa che ti rende felice può, al tempo stesso, causarti tristezza? A volte odio la mia capacità di provare tutte queste emozioni e di ingarbugliarle così, fino a non riuscire più a dipanare la matassa. Mi capisco e non mi capisco, e non posso che chiedere a me stessa la spiegazione di ciò che vivo e provo.
Poi mi ricordo che la pazienza è una mia virtù, e che solitamente il tempo porta sempre le risposte che cerchiamo, in un modo o nell’altro.
Ora come ora sento tante cose che stanno cambiando intorno a me e non sempre riesco a stare al passo, talvolta ho paura, lo ammetto. Paura di come andrà, di come sarà il futuro, di chi ci sarà al mio fianco, perché anche pensare a questo è umano.
Il bello è che non lo so, non lo so davvero. E tutto questo discorso probabilmente non c’entra nulla col testo della canzone, ma al tempo stesso riflette sul paradosso delle emozioni: puoi essere triste anche per qualcosa che ti rende felice, a volte ciò che vorresti non è la cosa giusta o migliore, e non ti rimane che attendere e vedere come andrà. Io mi sento un po’ così: confusa, confusa, confusa, ma per ora aspetto, aspetto, aspetto.

Certi giorni sorrido (come in queste foto), altri tengo il muso. Cerco interpretazione a canzoni e a me stessa, se trovate qualcosa su Google che mi riguarda fate un fischio! :D

COSA INDOSSAVO 
Scarpe – Nike Huarache (su JDSports.it)
Borsa – KATE (Compagnia Italiana)
Berretto – Jennyfer
Orologio – Garmin