Ultimamente una delle frasi che pronuncio più spesso guardando le mie foto è “ammazza che gioia di vivere!”. E infatti sorrido di meno, sono sempre in questo mood un po’ imbronciato e serioso.
Il bello è che io stessa me ne rendo conto osservandomi dall’esterno, come potreste accorgervene voi che mi seguite.
Non lo so neanche io come accadono certe cose, diciamo che non mi ci soffermo più di tanto e lascio che gli eventi facciano il proprio corso. Però in questo periodo mi sento effettivamente un po’ più cupa del solito: non triste, non depressa…Solo un po’ più cupa. Solitamente sono sempre una persona con il sorriso stampato in faccia, e credo tutto sommato di non averlo perso neppure ora (al di là delle foto).
Ma, dalla scorsa primavera ad oggi, mi sono successe talmente tante sfighe che la mia calma interiore sta vacillando. Un concentrato di negatività mi gravita intorno, mi perseguita, facendo andare storto tutto quello che può andare storto, causandomi problemi in ogni ambito personale e lavorativo…Non se ne salva una.
Sarà per questo che sento il bisogno impellente e viscerale di dare una scossa alla mia vita, di fare qualcosa di costruttivo e creativo, di impiegare le mie energie in modo produttivo e rimettere in moto questo ingranaggio che si è inceppato.
Non è che troppa felicità uccida, a dispetto di quanto ho scritto nel titolo: che poi insomma, mi accontenterei anche di quel tanto che basterebbe a ricordarmi che le cose possono andare meglio di così.
Suvvia, per far perdere la fiducia e la pazienza a una come me ce ne vuole eh! Ho proprio bisogno di voltare pagina per guardare oltre e ricordarmi che esistono tempi migliori.
E quando accadrà, perché sono fiduciosa che accadrà, penso che si noterà soprattutto da questo: tornerò a sorridere come e più di prima, anche in foto sì.
In questo outfit semplicissimo indosso ancora una volta il nero come colore principale. Torno a sfoggiare una gonna lunga dopo tanto, ne cercavo da tempo una di cotone fatta proprio così e sono felice di questa piccola new entry che sicuramente sfrutterò moltissimo.
Uno dei pezzi che preferisco però è sicuramente la mia nuova collana del marchio danese Jane Kønig: si tratta di un accessorio personalizzato, interamente pensato da me, e per questo mi piace ancora di più. Si parte scegliendo il modello, il materiale, il tipo di catena e la lunghezza; poi si scelgono i pendenti, quanti se ne desiderano e cosa imprimervi sopra. Lettere, numeri, piccoli simboli. Io sui miei ho fatto imprimere tre lettere E G O, semplicemente “io” in latino.
Ho scelto proprio questa parola perché in passato avevo anche pensato di tatuarmela. Racchiude dentro di sé molti concetti fondamentali per me, come il valore sacro dell’amarsi e prendersi cura di sé (in questi momenti negativi più che mai).
Da quando l’ho ricevuta, questa collana è al mio collo praticamente ogni giorno, l’ho caricata di un valore che va oltre la pura apparenza: eppure è così semplice e minimal che è splendida e sta davvero sta bene con tutto.
COSA INDOSSAVO
Gonna – Amisu
Top – Calliope
Giacchetto – Koralline
Scarpe – Victoria
Borsa – Ali Bags
Cappello – Primark
Collana – Jane Kønig
Adoro il tuo look , comodo e stiloso!
ahaha il titolo mi ha fatto un sacco ridere!!
un bacione bella
Sarah
CHIC NEVERLAND
Outfit molto raffinato!
ahahah mi hai fatto sorridere con questo titolo! vedrai che il periodo “no” finirà molto presto e tutto tornerà a giocare a tuo favore ;) bellissimo quest’outfit, comodo ma grintoso! un abbraccio
Lalla
http://langolodeicucholitos.blogspot.it/