Per quanto difficile da credere, alla fine di questo mese cadrà l’anniversario del primo anno dalla morte di Sean Connery, venuto a mancare proprio lo scorso 31 ottobre.
L’attore scozzese, divenuto nel corso degli anni un vero e proprio emblema della sua terra natale, ha partecipato nella sua lunghissima carriera a un enorme numero di produzioni cinematografiche.
Spaziando tra vari generi, le sue interpretazioni lo hanno portato a collaborare con i più importanti registi e gli hanno fruttato numerosi riconoscimenti, fra i quali un Premio Oscar e tre Golden Globe: non c’è sicuramente modo migliore per ricordarlo che recuperare alcuni dei suoi film più iconici.
I migliori film di Sean Connery
Partendo da una delle interpretazioni più note, difficile non associare Sean Connery al comandante del sottomarino sovietico disertore protagonista di Caccia a Ottobre Rosso.
Uscito nelle sale nel 1990, il film è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Tom Clancy, esponente di spicco del cosiddetto techno-thriller, e segue i tentativi del comandante sovietico di consegnare il sommergibile agli Stati Uniti. Premiato con l’Oscar per il miglior montaggio sonoro, il film mette in scena uno dei personaggi più ricordati di Connery.
Di tutt’altro genere è invece l’interpretazione data in Indiana Jones e l’Ultima Crociata, ultimo film dell’allora trilogia dedicata al professore archeologo uscito nel 1989.
Nella pellicola Sean Connery interpreta il padre del protagonista, che condivide con il figlio l’aspetto da studioso ma se ne discosta totalmente nel lato avventuroso, risultando comico e impacciato.
Come rivelato da George Lucas, l’inventore del personaggio, la scelta di Connery non è stata casuale: Lucas considerava infatti Indiana Jones una sorta di erede spirituale di James Bond, interpretato proprio dall’attore scozzese nei film più iconici, e affidare il padre di Indiana Jones al medesimo attore era un gesto carico di valore simbolico.
A proposito di Bond, se c’è un personaggio le cui fattezze sono ormai indissolubilmente legate a un attore, quello è proprio l’agente segreto britannico. Sean Connery è stato il primo e indimenticabile volto di James Bond, considerato il migliore da molti addetti ai lavori tra cui Quentin Tarantino, regista da ultimo di Once Upon a Time in Hollywood.
Primo di una lista di cinque attori che hanno recitato come Bond, Connery l’ha impersonato in sette pellicole a partire dal 1962, fra le quali Licenza di Uccidere, Thunderball e Una Cascata di Diamanti.
Quest’ultimo è uno dei più ricordati anche per la presenza di una delle scene più iconiche del Bond di Sean Connery: la puntata alla roulette in compagnia dell’immancabile Bond girl. Una scena ormai storica, soprattutto in considerazione di come siano ormai prevalenti le versioni online che hanno di fatto sostituito quelle tradizionali.
Al 2000, invece, risale una delle interpretazioni più affascinanti di Connery, quella dello scrittore William Forrester in Scoprendo Forrester. Diretto da Gus Van Sant, si tratta della penultima interpretazione di Sean Connery prima del ritiro dalla recitazione, e coincide con una delle sue prove più emozionanti anche in forza del parallelo fra attore e personaggio, per diversi motivi entrambi alla conclusione dei propri percorsi artistici.
Infine, impossibile prescindere da tre film che, fra il 1986 e il 1987, hanno segnato una seconda giovinezza nella carriera dell’attore scozzese. Nel 1986 sono usciti infatti Higlander e Il Nome della Rosa, entrambi film di successo ma per ragioni diverse.
Highlander infatti si è rivelato un film cult solo a posteriori, cosa che ha spinto i produttori a investire su varie opere derivate nonostante i bassi incassi fatti registrare al cinema; Connery interpreta l’istruttore che insegna al protagonista i segreti della sua immortalità e lo istruisce nell’uso delle armi.
Ben diversa invece l’accoglienza per Il Nome della Rosa, adattamento dell’omonimo romanzo di Umberto Eco ed ambientato in un monastero benedettino: l’attore scozzese interpreta l’iconico Guglielmo da Baskerville, frate francescano chiamato a indagare sulle vicende del posto.
L’anno successivo, nel 1987, è stata invece la volta de Gli Intoccabili, film di Brian De Palma ispirato alla storia vera di Elliott Ness, agente federale statunitense. Ambientata nella Chicago del proibizionismo, la pellicola vede Connery nei panni di un cinico e incorruttibile poliziotto irlandese, la cui interpretazione valse all’attore scozzese la vittoria del suo primo e unico Premio Oscar, come attore non protagonista.