Siamo a fine anno e, dopo aver tenuto fedelmente traccia di tutti i libri letti e ascoltati, è arrivato il momento di rispondere alla domanda più gettonata e temuta di tutte: “Quali sono i libri più belli del tuo 2021?”.
Non nego di aver cambiato idea almeno cinquecento volte e aver dato innumerevoli versioni diverse di questa risposta, per cui direi di toglierci questo dente con l’ultima versione definitiva.
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Alla fine ho messo da parte qualsiasi parametro e ho scelto solo sulla base del mio gusto personale, eccoci dunque arrivati alla cifra finale dei 5 titoli preferiti tra tutte le oltre quaranta letture che mi hanno accompagnata nell’arco degli ultimi 12 mesi.
E quindi pronti a scoprire i che più di tutti mi hanno emozionata, toccata, stupita, persino un po’ ossessionata in questo 2021? A voi la lista, non in ordine di preferenza (che già scegliere è stato abbastanza difficile).
Questo giorno che incombe (Antonella Lattanzi, HarperCollins)
Francesca e Massimo si trasferiscono insieme alle loro due figlie piccole da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la metropoli e il mare. Hanno comprato casa in un condominio moderno e accogliente e qui si aspettano di trovare un luogo di pace e serenità.
Niente di più sbagliato: la tragedia è preannunciata e, dal momento in cui la famiglia mette piede nella nuova casa, si susseguiranno una serie di incidenti in un crescendo di tensione e disperazione fino all’epilogo finale.
Un romanzo bellissimo, capace di attraversare più generi, dal thriller alla storia d’amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio, e di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera.
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Le divoratrici (Lara Williams, Blackie Edizioni)
“Le divoratrici” è la storia di una fame che non va mai via. E di Roberta, che vive cercando di non occupare spazio. A quasi trent’anni è bloccata in un lavoro senza senso. Un giorno conosce Stevie, è libera e pericolosa. Diventano amiche, vanno a vivere insieme. Poi inventano il Supper Club, un collettivo di donne stanche di sentirsi dire che devono parlare meno, mangiare meno, costare meno, essere meno.
Ma più il club diventa popolare e sovversivo, più Roberta è costretta a riconciliarsi con la vulnerabilità del proprio corpo – e quel passato che ha lavorato così duramente per reprimere. “Le divoratrici” è una storia che parla della fame di vivere. Un romanzo sul crescere e trovare il proprio posto nel mondo.
Non sapevo che questa versione femminista del Fight Club sarebbe finita tra i miei libri preferiti a fine anno, e invece eccolo qui: uno dei libri a cui ho pensato, che ho citato e rievocato di più in assoluto nel corso degli ultimi mesi. Un bel romanzo con un meritatissimo posto in classifica tra i miei top 5 del 2021.
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La città dei vivi (Nicola Lagioia, Einaudi)
Può un caso di cronaca si trasformarsi in letteratura? Nicola Lagioia tenta l’impresa e ci riesce a pieno. La vicenda è quella dell’omicidio di Luca Varani, il caso di cronaca nera più efferato degli ultimi anni. Un libro che è anche un’indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull’istinto di sopraffazione e il libero arbitrio.
Accanto ai fatti di cronaca poi c’è l’altra grande protagonista: la città di Roma, percorsa nei suoi quartieri centrali e periferici, a ogni ora del giorno e della notte, restituendo un grande affresco umano dove la linea di divisione tra Bene e Male è più sottile che mai.
Un libro che mi ha letteralmente ossessionata, che ho letto a più riprese perché a tratti troppo intenso. Un’emozione che ho ripercorso anche di recente con l’omonimo podcast, tratto dal libro e condotto dallo stesso Lagioia.
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Le transizioni (Pajtim Statovci, Sellerio)
A partire dall’adolescenza poverissima a Tirana, Bujar narra la sua storia in prima persona. I genitori, la sorella, l’amicizia con Agim, coetaneo e vicino di casa, rifiutato dalla famiglia per il suo orientamento sessuale. Entrambi fuori luogo in un paese devastato dalla guerra e dalla povertà, sempre più dipendenti l’uno dall’altro, decidono di fuggire da tutto ciò.
Dall’isolamento e l’umiliazione, dalla vergogna della solitudine, prende forma man mano un diverso Bujar, una creatura nuova che non ha più origine e nazionalità, e che è pronta a sfidare e ad abitare il mondo intero.
Un libro che esplora il tema dell’identità secondo una doppia declinazione: identità culturale intesa come patria e terra d’origine; identità sessuale, in termini di fluidità e orientamento.
In entrambi i casi assistiamo a dei movimenti di transizione, mai rigidi, il protagonista affronta un cambiamento costante e continuo che dà vita a un romanzo lento ma intensissimo e sorprendente.
Ne ho amato la scrittura, le tematiche e il modo originale di rappresentarle; un libro che mi ha arricchita molto culturalmente e umanamente.
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Tutto chiede salvezza (Daniele Mencarelli, Mondadori)
Siamo a metà degli anni Novanta, Daniele ha vent’anni e, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio.
Si ritrova così per una settimana a condividere una stanza del reparto psichiatria con cinque compagni, cinque uomini travolti dalla vita e messi ai margini della società.
Personaggi teneri, profondamente umani, disturbanti, saggi e malinconici, in grado di ricreare un microcosmo a sé stante tra le pareti di quella stanza d’ospedale, dove sentiranno nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati.
Un libro di un’intensità che non so descrivere, posso dire che mi è rimasto dentro e addosso e tutto intorno. L’ho regalato, l’ho consigliato, e spero di poter continuare a farlo, non poteva che essere a pieno merito in questa mia classifica.
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Conclusioni
Cinque romanzi, due che hanno a che fare con un fatto di cronaca nera realmente accaduto, tre con l’esplorazione dell’io nelle sue diverse sfaccettature.
Libri che parlano di Bene e Male, di maternità, di identità, di consapevolezza, di salute mentale, e mi hanno accompagnata in questo anno non sempre semplice.
Devo dire che sono molto soddisfatta della mia classifica finale, il risultato riassume bene i miei gusti di lettrice e i temi a me più cari, che ho approfondito anche con altri titoli.
Trovate la lista completa delle mie letture 2021 qui, per tanti altri consigli e spunti. E ora chiedo a voi: quali sono stati i vostri libri preferiti? Fatemelo sapere nei commenti! ❤️