By Published On: 08/02/2023Categories: LifestyleTags: ,

Il mondo cambia velocemente. Niente è scolpito nella pietra. Basta vedere quanto la tecnologia abbia cambiato le nostre abitudini. E, Din conseguenza, anche l’opinione mainstream su alcuni argomenti finisce per subire un’evoluzione. Ad oggi, quello che solo 20 anni fa la gente pensava sul mondo dei videogiochi è cambiato completamente

E gli effetti di questo cambio di prospettiva sono molto ampi e variegati. Uno di questi è il cambiamento della figura del videoplayer in tantissimi settori di tendenza come la moda.

Un cambio generazionale?

Una delle ragioni di questo cambio di prospettiva lo possiamo ricercare nel fatto che, a differenza di venti o trenta anni fa, la generazione dei genitori di oggi è quella che è cresciuta giocando ai primi videogiochi, e per questo tendono a considerarli un passatempo come tanti altri.

Conoscono i videogiochi, e comprendono che questi rappresentino un linguaggio importante per il marketing e gli acquisti – che ormai si fanno sempre più grazie ai nostri cellulari e app, un veicolo fondamentale proprio per la diffusione dei videogiochi!

Dal digitale al fisico

Questa diversa concezione del gioco spiega il perché le industrie di videogiochi non producano più solo giochi strategia PC ad esempio, ma abbiano cominciato a lanciare sul mercato anche articoli di abbigliamento e gadget che persone comuni e VIP utilizzano ogni giorno. Insomma: giocare ai videogiochi è diventato “cool”. 

Anche stelle del cinema come Henry Cavill sono noti e appassionati videogamer! E questo ha fatto sì che i videogame siano diventati mainstream, e quindi indossare una felpa di Fortnite ad esempio, non è una cosa da fare di nascosto. Tanto più se magari è anche la versione limitata con la faccia di Travis Scott.

Esperimenti di intersettorialità 

Un fenomeno che abbiamo visto accadere sempre più spesso è quello legato all’unione di settori apparentemente distanti proprio grazie al mondo dei videogiochi. Un esempio? Proprio il concerto di Travis Scott su Fortnite il 24 aprile 2020, che ha attirato qualcosa come 12 milioni di persone, come afferma questo articolo su Esquire.

Questo evento ha dimostrato quanto la musica e i videogame possano aiutarsi a vicenda ed è stato un successo per ambo le parti. Da una parte ha portato ascolti stellari al rapper americano da parte dei gamer hardcore, dall’altra moltissimi fan non hanno potuto perdersi questa occasione e hanno scaricato il gioco apposta per poter seguire l’evento. Un autentico win-win, come si suol dire!

E dal fisico al digitale

In più c’è da dire che il contatto fra videogame e fashion è sempre più stretto anche nel senso opposto, dalla realtà fisica a quella digitale. Ormai è normale vedere negli store dei nostri videogiochi preferiti articoli creati appositamente per gli spazi digitali dai brand di moda più conosciuti: basti pensare alla collezione creata per The Sims 4 da Moschino ad esempio, o come il team di giocatori di e-sports fondato dalla Dark Polo Gang, Triplo7Klan, sia diventata brand ambassador di Kappa. 


Fa impressione vedere quanto la moda stia investendo in questa collaborazione con l’industria videoludica. Per esempio, per i 200 anni di Louis Vuitton l’azienda ha rilasciato un gioco “Louis, The Game” proprio per celebrare l’evento.

Blockchain e metaverso, i settori di domani

Un altro punto che va tenuto in considerazione è quello che sembra sarà il trampolino di Internet 3.0: il metaverso.

La tecnologia blockchain ha rivoluzionato il mondo digitale e il contatto fra digitale fisico si è fatto sempre più labile e interoperabile: quello che è da una parte può facilmente passare dall’altra e viceversa. Una delle novità introdotte dalla tecnologia blockchain è rappresentata dagli NFT, ovvero Non-Fungible Token. Cosa significa? Che sono contratti digitali univoci, cioè contengono al loro interno un certificato di proprietà.

Ed ecco che vediamo moltiplicarsi le collezioni di moda create appositamente per il digitale sotto forma di NFT, come la collezione presentata da Dolce&Gabbana, o gli avatar-NFT (quindi utilizzabili in un gioco) di Burberry. O addirittura il marchio di moda interamente digitale Aurobouros, che non vende i corrispettivi fisici dei propri capi. Vuoi altri esempi di commistione moda/digitale? Eccoli su NinjaMarketing.

Insomma: i giochi sono diventati trendy, e non è difficile trovare persone di tutte le età che usano il loro smartphone non solo per lavorare, ma anche per giocare – e questo è molto bello, poiché è un linguaggio finalmente comune e accessibile a tutti.

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Ciao, sono Federica! Ho 32 anni, vivo vicino Roma, sono laureata in Editoria e Scrittura e sono una Blogger e Content Creator.

Le Freaks nasce nel 2010 come Fashion Blog, ma oggi è un portale di Lifestyle a 360° che tratta di Moda, Bellezza, Cibo, Fitness, Viaggi, Eventi, Cultura e tutto ciò che riempie la mia vita e mi appassiona.

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