A quasi un anno dalla scomparsa della Direttrice di Vouge Italia (22 dicembre 2016), arriva sul grande schermo Franca: Chaos and Creation, un docu-film che celebra la vita e il lavoro di Franca Sozzani. La regia, a cura del figlio Francesco Carrozzini, crea un ritratto intimo e umano di Franca, che svela tutti quei tratti del carattere che l’hanno portata al successo e a scrivere la storia – la sua storia – nel mondo dell’editoria di moda.
“Franca la rivoluzionaria”, potremmo dire, dal momento che nell’arco dei suoi quasi trent’anni alla direzione di Vogue Italia e Condé Nast si è affermata per la sua intraprendenza e per il suo spirito sovversivo. Franca era una donna che voleva cambiare le regole e la visione della moda, lasciando una traccia importante nella storia. Nel film si racconta in un’intervista intima col figlio e si definisce una “winner”, una che nella vita ha messo a segno tanti gol e inanellato un successo dopo l’altro, seppur tra le critiche di tutti quelli che non capivano il suo essere così visionaria.
Sapeva esattamente quello che stava facendo, ero io a non capire. Stava davvero costruendo l’autorità creativa di Vogue dando libertà ai fotografi. – Jonathan Newhouse
Sozzani inizia la sua carriera lavorando per la rivista Vogue Bambini, nel 1980 diventa direttore responsabile di Lei; tre anni dopo, dirige anche Per Lui (la versione maschile di Lei). Fino alla sua morte è stata direttrice di Vogue Italia, posizione che ha ricoperto dal 1988 e dal numero di ottobre 2006 è stata anche direttore responsabile di L’Uomo Vogue. Oltre a ricoprire queste cariche, è stata anche direttrice editoriale della casa editrice Condé Nast per l’Italia (dal 1994).
La sua storia è ricca di editoriali controversi che hanno infranto tutte le regole fino allora seguite nel mondo dell’editoria di moda e al tempo stesso hanno fissato dei nuovi parametri, rendendo Vogue Italia una delle riviste più influenti del mondo nel settore. Franca Sozzani è sempre stata profondamente impegnata nell’esplorare tematiche off-limits, dal numero dedicato alla chirurgia plastica a quello sulla violenza sulle donne, fino a toccare tematiche ambientali come nel numero dell’agosto 2010 in cui si affrontò il disastro ecologico avvenuto con la fuoriuscita di petrolio da una nave al largo delle coste americane. L’editoriale, che raccoglieva 24 scatti realizzati da Steven Meisel con la top model degli anni ’90 Kirsten McMenamy, si attirò le critiche del New York Time. Ai suoi detrattori, Franca rispose sempre rivendicando la propria libertà di portare l’attenzione del lettore su tematiche di attualità così importanti. Ricordiamo anche il primo numero della storia – oggi pezzo da collezione – con solo modelle di colore (luglio 2008), fino ad allora presenza marginale nel mondo della moda, oppure quello dedicato alle modelle plus-size.
Perché non posso parlarne? Perché un giornale di moda non può parlare di ciò che accade nel mondo? – Franca Sozzani
Il film si snoda tra una serie di tappe fondamentali della vita di Franca Sozzani, ripercorrendo l’infanzia, la gioventù, il primo matrimonio-lampo di soli 3 mesi e i primi anni nel mondo della moda, dopo la laurea in filosofia e un viaggio a Londra negli anni della rivoluzione e delle prime minigonne. Sono anche gli anni di Saint-Laurent, stilista che così tanto ha dato alla Sozzani in termini di emancipazione femminile e rottura dei canoni.
La narrazione procede poi attraverso tutta una serie di interviste a personaggi chiave della sua vita, sopratutto designer e fotografi che hanno lavorato a stretto contatto con lei per anni e la ricordano attraverso preziosi aneddoti: sono le voci di Karl Lagerfeld, Bruce Weber, Peter Lindbergh, Valentino Garavani, Donatella Versace, Baz Luhrmann, Courtney Love, Paolo Reversi e molti altri ancora. Francesco Carrozzini ci porta nel dietro le quinte di Vogue Italia alla scoperta non solo del processo creativo di sua madre, ma anche delle sue vulnerabilità presenti e passate.
Profondo e spesso emotivo, non possiamo che definire il film come una lettera d’amore di un figlio a sua madre:
Quando mio padre è morto, mi sono reso conto che mia madre era tutto quello che mi restava. Volendo instaurare una connessione più profonda, ho girato la telecamera su di lei e l’ho usata come mezzo per esplorare il nostro rapporto, in un modo nuovo, e per dare voce alle domande che non avevo mai fatto prima. Volevo capire le sue scelte personali, avere un accesso privilegiato al mondo della moda attraverso la sua esperienza e condividere i momenti più importanti della sua rivoluzionaria carriera. Questo film, che ho completato in quattro anni, è tanto un testamento alla sua storia, quanto un atto d’amore. – Francesco Carrozzini
Il film sarà nelle sale italiane solo il 25, 26 e 27 settembre 2017. Una visione consigliatissima a chiunque lavori nella moda, nell’editoria o sia un semplice appassionato di questi settori, ma Franca: Chaos and Creation è anche molto altro: la storia di una donna in carriera che ha fatto la differenza, la storia di una madre che ha cresciuto il figlio da sola, la storia di una ragazza che non ha mai smesso di credere all’amore nonostante la vita privata non andasse di pari passo con i successi lavorativi. Un film bello che ci avvicina tutti a una figura chiave dei nostri tempi.
Il trailer ufficiale del film “Franca: Chaos and Creation”
Un film di
FRANCESCO CARROZZINI
Una produzione
LDM COMUNICAZIONE
con
DISARMING FILMS
AL CINEMA SOLO IL 25, 26 e 27 SETTEMBRE 2017
Distribuito da
M2 PICTURES