By Published On: 19/06/2023Categories: ItaliaTags: , , , ,
Oasi del WWF Grotte del Bussento trekking in Cilento

Non ero mai stata in Cilento, ma quando Amedeo del Casale Il Sughero a Vibonati mi ha invitata ad andare a conoscere da vicino la loro realtà di accoglienza rurale, non ho potuto dire di no!

Ecco quindi il resoconto del mio viaggio di due giorni in Cilento per scoprire qualcosa di queste meravigliose terre, tra mare e montagna.

Il tutto, ovviamente, soggiornando in una struttura accogliente a conduzione familiare, che porta avanti un’idea di turismo slow e sostenibile che mi piace un sacco.

Due giorni in Cilento: cosa ho visto

La mia base per questo prima esperienza in Cilento è stata la zona di Vibonati, più precisamente nell’area della Contrada Grasso, a qualche minuto di macchina dal centro del paese.

Qui infatti sorge il bed and breakfast di Amedeo e Lisa, dove da diversi anni fanno un’accoglienza improntata alla sostenibilità e alla conoscenza del territorio passando anche per il cibo.

La posizione si è rivelata molto comoda per raggiungere sia zone di mare che di montagna, passando da Oasi del WWF con cascate e grotte naturali, a spiagge Bandiera Blu con un mare cristallino.

Insomma, il Casale Il Sughero si è rivelato non solo uno splendido posto in cui trascorrere dei momenti di autentica pace, ma anche un comodissimo punto di appoggio per esplorare i dintorni durante la mia vacanza in Cilento.

Continuate a leggere per scoprire il mio itinerario e tutte le esperienze provate.

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Il Museo etnografico di Morigerati

Una delle tappe principali del mio viaggio di due giorni in Cilento è stato il piccolo Comune di Morigerati, un paesino di circa 200 anime che oggi subisce le conseguenze dello spopolamento, ma conserva ancora molti tesori da offrire ai visitatori.


Vi consiglio infatti di visitare il Museo etnografico, preziosa testimonianza della cultura tradizionale di Morigerati e in generale di tutti i comuni cilentani che fanno riferimento alla valle del fiume Bussento.

Il Museo raccoglie oltre 900 oggetti databili dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del Novecento che raccontano della vita in questi luoghi fino a qualche decennio fa: dai mestieri alle feste religiose, dalla vita di comunità alla quotidianità delle famiglie locali.

La visita al Museo è durata circa un’oretta con la guida di Elfride, che mi ha accompagnata passo passo spiegandomi con grande preparazione e passione la storia degli oggetti esposti e condividendo numerosi ricordi della sua vita a Morigerati.

Museo etnografico di Morigerati visitare il Cilento

È stata una visita davvero molto interessante per conoscere la storia di questi luoghi, il forte legame con il territorio, la vocazione artigiana e contadina in un territorio non sempre semplice da abitare e oggi in via di spopolamento.

Indumenti nuziali, telai, vasi di terracotta, attrezzi agricoli e di mestieri antichi ti guidano indietro nel tempo e in una riflessione doverosa sul nostro passato recente come comunità.

La visita al Museo etnografico di Morigerati mi è piaciuta molto e ve la consiglio vivamente se passate da queste parti. Vi consiglio di contattare prima la Direzione per concordare l’apertura:

Tel: 0974982016 / Mail: l.blasco@libero.it

Trekking nell’Oasi del WWF Grotte del Bussento

Sempre rimanendo a Morigerati, una tappa da non perdere per tutti gli amanti della natura è l’Oasi del WWF Grotte del Bussento.

Si tratta di un canyon scavato dal fiume Bussento che, nel corso dei millenni, ha modellato la roccia dando origine a luoghi unici.

Oasi del WWF Grotte del Bussento viaggio in Cilento

Seguendo il sentiero dunque si parte dal centro storico con il punto di accoglienza dell’Oasi del WWF e si inizia a scendere nella valle.


La vegetazione qui è rigogliosa e il percorso di trekking è costellato di sorgenti, cascate, fino ad arrivare a un antico mulino e alla grotta dove si assiste alla risorgenza del fiume.

L’area si estende per circa 607 ettari all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed è anche nella lista mondiale dei Geoparchi.

Il costo del biglietto è di €6 e il percorso ad anello dura circa un paio d’ore con soste per foto e video.

C’è la possibilità di fare il bagno in una piscinetta naturale nei pressi del mulino: a giugno la temperatura dell’acqua è di circa 10° ed è un’esperienza da non perdere!

Consigliati: scarpe e bastoncini da trekking, borraccia e costume.

Vibonati e Villammare, Spiaggia Bandiera Blu 2023

Vibonati è un antico borgo medioevale, arroccato tra le due splendide valli del Fontana e dell’Anfora.

Le sughere sono alberi tipici di questa zona, ricca di parchi, boschi e vegetazione della macchia mediterranea.

Al Comune di Vibonati appartengono circa 4 chilometri di costa, con spiagge ampie e sabbiose.

Tra queste troviamo anche Villammare, frazione di Vibonati, con la sua spiaggia Bandiera Blu 2023.

Il mio consiglio, quindi è di fare prima una passeggiata per Vibonati, e in particolare di salire fino in cima per ammirare il Santuario di Sant’Antonio abate posto nella parte più alta del paese.


Salendo si gode anche di vari scorci con una splendida vista panoramica che arriva fino al mare.

Riscendendo verso la costa, dunque, ci si può godere tutta la bellezza delle spiagge di Villammare, dove fare un bagno, passeggiare sul bagnasciuga e godersi l’estate sulle coste del Cilento.

Il mio soggiorno presso Casale Il Sughero a Vibonati

Non potrei parlare della mia esperienza in Cilento senza dedicare il giusto spazio anche alla realtà presso cui ho soggiornato: il Casale Il Sughero a Vibonati.

L’invito di Amedeo è stata la molla principale del mio viaggio, ma questo luogo è stato molto di più di un semplice bed and breakfast in Cilento in cui dormire.

ecoturismo in Cilento Casale Il Sughero

Il posto

Incastonato tra i tre Parchi in mezzo al Mediterraneo (quello del Cilento, del Pollino e dell’Appennino Lucano), il Casale nasce dal recupero di un vecchio stazzo cilentano nel 2004, mentre il progetto di accoglienza è poi partito nel 2010.

Qui Amedeo, napoletano, e Lisa, austriaca, hanno deciso di stabilirsi per dare vita e un progetto di valorizzazione del territorio e della cultura del turismo lento, responsabile e sostenibile.

Vivendo stabilmente nel Casale, hanno aperto la loro casa mettendo a disposizione un numero molto ristretto di camere per chiunque cerchi un’esperienza di contatto con la natura e di vita più autentica, improntata sui ritmi della natura e delle stagioni.

Il viaggio diventa così un’occasione d’incontro con il territorio, con le sue tradizioni e la sua biodiversità.

Qui si praticano attività come l’agricoltura biologica, l’allevamento di capre e galline, l’apicoltura e la raccolta di erbe spontanee: tutto ciò che arriva sulla tavola è prodotto cercando di minimizzare l’impatto ambientale e di vivere in armonia con la natura e con le sue risorse (qui maggiori informazioni sulla sostenibilità della struttura).

La fattoria

A completare l’economia circolare del posto, ci sono gli animali da cortile: galline e anatre che forniscono le uova e capre da latte, prezioso per realizzare numerosi prodotti caseari.


Grazie alla loro presenza, il cerchio si chiude: nulla viene sprecato e il loro letame è utilizzato per concimare l’orto in modo completamente naturale.

Oltre a galline, anatre e capre, troviamo poi diversi gatti, un bel cagnolone e le arnie con le api.

Soggiornare presso il Casale Il Sughero mi ha poi permesso di realizzare uno dei miei sogni più grandi: stare a diretto contatto con le capre e persino mungerle!

Sperimentare tutti questi aspetti dell'”ospitalità rurale” è stata una delle esperienze più belle di sempre e mi ha permesso di conoscere meglio questi animali così simpatici e intelligenti.

La cucina

La cucina del Casale Il Sughero è genuina e casereccia, basata sulla stagionalità dei prodotti coltivati e su quelli derivanti dagli animali della fattoria.

Proprio per questo a farla da padroni sono i formaggi prodotti con latte di capra, le uova fresche del pollaio, le conserve, la frutta fresca e frutta secca come mandorle e fichi, il miele delle arnie e le verdure di stagione del piccolo orto.

Tutto è finalizzato all’auto-sostentamento, con una selezione di colture che rispecchiano la tradizione locale, per portare in tavola una storia del territorio che passa anche dal cibo.

Potrete gustare delle ricche colazioni a base di latte di capra, dolci e conserve fatte in casa e tisane con erbe dell’orto essiccate.

Per i pranzi e le cene, invece, in tavola troverete pasta fresca, tante verdure, frittate e formaggi. Una cucina contemporanea che mette insieme le origini napoletane di Amedeo e quelle austriache di Lisa.

Visitare il Cilento: conclusioni

Il mio viaggio in Cilento è stato breve ma molto intenso: tante esperienze diverse mi hanno permesso di godere a pieno del mio tempo in questa splendida regione.


Quando si parla di ecoturismo si parla soprattutto di esperienze lente, alla scoperta della natura e della tradizione dei luoghi che si visitano.

Siamo molto lontani da quell’idea di turismo frenetico delle città d’arte ad esempio, per questo bisogna essere consapevoli dell’esperienza completamente diversa di totale immersione.

ecoturismo in Cilento Casale Il Sughero

C’è una metafora molto bella usata da Amedeo per descrivere la realtà del Casale Il Sughero: la porosità di questo materiale è metafora stessa dello scambio tra dentro e fuori, tra terra e mare, tra chi ospita e chi è ospitato.

Per questo il turismo rurale è un concetto differente da quello di semplice agriturismo, e il viaggio può diventare un’occasione di crescita profonda e di arricchimento per chi saprà coglierne tutte le sfaccettature e le opportunità.

Spero che i miei consigli per questo itinerario di due giorni in Cilento vi siano stati utili, e se come me desiderate alloggiare presso il Casale Il Sughero vi invito a visitare il loro sito per maggiori informazioni oppure contattarli qui:

Tel. e WhatsApp: +393283211721, +393895816053 / Mail: info@casaleilsughero.com

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Ciao, sono Federica! Ho 32 anni, vivo vicino Roma, sono laureata in Editoria e Scrittura e sono una Blogger e Content Creator.

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