Ogni giorno tante persone si chiedono come diventare blogger e trasformare le proprie passioni in un lavoro.
La recente crisi che abbiamo vissuto a causa del coronavirus ha dimostrato con evidenza che le nuove professioni digitali hanno dei grandi vantaggi rispetto all’idea di lavoro tradizionale.
Ho deciso di scrivere questo post proprio per raccontarvi qualcosa in più su di me e sul mio lavoro come blogger professionista.
Il blogging in Italia dal 2010 a oggi
La mia storia come blogger inizia nel 2010, quando il fenomeno era agli albori in Italia.
Da qualche anno esistevano già i blog di msn, forse qualcuno se li ricorderà, e per molti sono stati il primo approccio a questa prima forma di “diario personale online”.
Nel 2009 però le cose iniziano a cambiare quando da msn sempre più persone, sopratutto giovani ragazze, iniziano ad aprire i propri blog personali su piattaforme come Blogger e WordPress.
È l’anno in cui Chiara Ferragni apre The Blonde Salad, sul web impazzano piattaforme come LookBook e Bloglovin’ e il fenomeno delle fashion blogger inizia ad attirare l’attenzione a livello mondiale.
Gli inizi del fashion blogging in Italia: 2010-2012
È così che, tra il 2010 e il 2012, nascono molti blog realizzati da ragazze che come me avevano scorto un grande potenziale in questo nuovo strumento di comunicazione.
Se ripenso a quegli anni, ricordo il bello della sperimentazione: non esistevano regole fisse, ma piano piano eravamo noi stesse e definire gli standard del blogging stesso.
Ricordo anche che ero molto orgogliosa di conoscere a memoria tutte le fashion blogger italiane divise per regione… E questo per farvi capire quanto fossimo poche!!!
La crescita del fenomeno: 2012-2014
Tra il 2012 e il 2014 le cose sono iniziate a cambiare perché sempre più aziende iniziavano a vedere il potenziale di questa forma di comunicazione e il potere della community.
A Roma c’era un bellissimo gruppo, eravamo una decina di ragazze appassionate di moda che volevano fare la differenza, eravamo giovanissime e piene di idee e di sogni.
Tanti anni dopo molte di noi sono ancora blogger, ed è bello vedere come il progetto di ciascuna di noi sia evoluto in modi diversi.
Nel frattempo nascono sempre più blog, il fenomeno prende forma in modo più strutturato e riconosciuto, arrivano i primi lavoretti retribuiti e iniziamo a batterci affinché il nostro impegno come blogger sia sempre più compreso e riconosciuto.
Tutte vogliono diventare fashion blogger: 2014-2016
Dal 2014 in poi il fenomeno esplode definitivamente e la parola “fashion blogger” è sulla bocca di tutti.
Ovunque si leggono sfide all’ultima battuta tra blogger e giornalisti di moda, Chiara Ferragni diventa sempre più conosciuta, noi più piccoline cresciamo insieme a lei e beneficiamo della notorietà che porta alla categoria.
Sono anche anni in cui il fenomeno del blogging si fa sempre più diversificato e nascono nuove professionalità, vengono alla luce anche altri settori interessanti come il beauty, il food, il fitness e così via.
Anche io sperimento nuovi argomenti da trattare all’interno del blog ed è proprio grazie all’intuizione del Fitness che Le Freaks cresce esponenzialmente tra il 2014 e il 2015.
Fare blogging diventa un lavoro a tutti gli effetti: dal 2016 a oggi
A quel punto posso dire di aver iniziato a fare sul serio: il blog mi è esploso tra le mani, ogni giorno avevo migliaia di visite, messaggi sui social, email di ragazze che mi chiedevano consigli di ogni tipo.
Anche a livello economico ho capito che ero sulla strada giusta e che quello che fino a quel momento era stato un “di più” poteva diventare il mio lavoro a tutti gli effetti.
Così ho aperto la partita iva a 24 anni e sono entrata nel mondo degli adulti con un progetto tutto mio, messo in piedi da zero, un contenitore fatto di sogni, grandi speranze e paure.
Anche qui il salto non è stato immediato: ho lavorato sodo ogni giorno per crearmi una professionalità seria e percepire me stessa come una vera blogger professionista.
Col tempo il blog è cresciuto e si è stabilizzato, ha cambiato più volte forma, ha ampliato notevolmente le sue tematiche, è evoluto con l’idea stessa di web e con gli algoritmi di Google.
Arrivano i social: che fine fanno i blog?
In mezzo a tutti questi episodi legati all’ascesa dei blog, non dimentichiamoci l’avvento dei social e di Instagram in particolare, che hanno cambiato notevolmente le carte in tavola e persino la concezione di cosa significasse “diventare blogger”.
Quando nel 2012 ho scaricato Instagram e ho iniziato a usarlo, eravamo in pochissimi e postavamo solo foto brutte di gatti e tazzine di caffè.
Nessuno di noi pensava che un giorno Instagram sarebbe diventata la piattaforma da milioni di utenti che è oggi e che avrebbe dato vita a un’altra professione digitale che è quella dell’Instagramer o più in generale degli influencer.
Ma prima ancora di Instagram c’è stato Facebook e c’è stato Twitter, poi fu la volta di Snapchat… Ognuno di questi social ha fatto il suo tempo mentre i blog continuavano a esistere, crescere e prosperare.
Ed ecco cosa ha dimostrato: che i blog ci sono sempre, restano saldi e più vivi che mai, anche mentre le mode dei social nascono e muoiono, nuovi personaggi del momento esplodono e poi spariscono.
Il mio lavoro di blogger professionista nel 2020
Non mi stancherò mai di sottolineare quanto, ancora oggi nel 2020, avere un blog e diventare blogger sia la scelta migliore che si possa fare per chiunque sogni di lavorare online e svolgere una delle nuove professioni digitali.
Oggi blog e social svolgono due ruoli diversi, offrono contenuti diversi che vengono fruiti con modalità completamente diverse e complementari al tempo stesso.
Tecnicamente, ci troviamo in due momenti diversi del funnel o customer journey, come sa bene chi si occupa di marketing.
Parlare di blog vs. social non ha alcun senso, come dire “dolce o salato?”: se permettete, io mi mangio una bella pizza e dopo anche il gelato!
Essere blogger professionista oggi significa lavorare sia con il blog che lavorare con i social e implica creare contenuti per diverse piattaforme conoscendo le regole di ognuna.
Differenziare i contenuti è solo il primo passo, poi entrano in gioco la strategia, la pianificazione, la gestione delle diverse community, lo scrivere post ottimizzati, l’editing delle foto, il montaggio dei video, la ricerca degli hashtag, lo studio delle tendenze, il presidio di ogni nuovo social che nasce…
Diventare blogger professionista richiede una miriade di conoscenze e competenze diverse, anche perché solitamente è un lavoro che fa capo a una persona, ma in alcuni casi c’è dietro un vero e proprio team.
Personalmente nel mio progetto gestisco tutto io in prima persona, anche se mi avvalgo della collaborazione di professionisti per alcuni aspetti specifici (come la progettazione e realizzazione dell’ultima versione del mio blog, la creazione del logo e della parte grafica, talvolta la realizzazione di foto e video…).
Si tratta di un lavoro creativo, impegnativo, ricco di soddisfazioni e successi, ma anche di tutto ciò che non si vede: non sono mancati e non mancano ancora adesso delusioni, insuccessi, errori.
Ma dopo 10 anni sono più innamorata che mai di quello che faccio e ringrazio ogni giorno la me stessa di 10 anni fa per aver intrapreso questa strada con grande passione e grande perseveranza, senza averne nulla in cambio.
Diventare blogger oggi ha ancora senso?
Se lo chiedete a me, vi direi assolutamente sì. Se lo chiedere a Google, anche (nel senso che i blog prosperano, offrono contenuti utili e interessanti e monetizzano alla grande).
Costruire una presenza online basata sulle proprie passioni, con l’obiettivo di guadagnarci e trasformarle in un lavoro, oggi non può prescindere da avere un presidio stabile sul web, cosa che solo un sito o blog personale può assicurare.
Senza contare che per molti, come me, la passione più grande resta sempre quella della scrittura, che solo un blog ti permette di sviluppare al meglio in quanto a spazi.
Senza dimenticare che i social sono importanti e indispensabili per qualsiasi blogger, il blog assicura comunque uno spazio di proprietà sul web, che resiste a qualsiasi moda o tendenza.
Forse vi starete chiedendo anche se sognare di “diventare blogger” ripaga del tanto impegno nella gestione di un sito e così via… Come vi ho raccontato oggi con la mia storia, io dico di sì.
Un blog offre diverse possibilità di monetizzazione che si sviluppano nel tempo in relazione ad aspetti come il traffico, i contatti che si acquisiscono, il network che si costruisce, il successo del proprio progetto, la forza della community…
Per cui spero di avervi spronato, incuriosito e motivato con questo post o anche solo di avervi raccontato qualcosa di nuovo e interessante che non sapevate sul fenomeno del blogging in Italia.