Ricordo la mia prima visione di Blade Runner come un’esperienza contrastante: poco più che adolescente, mi sembrava un obbligo morale vedere questo film cult di cui tutti i miei amici parlavano. Decisi dunque che dovevo vederlo e così feci. Quello che trovai fu un film senz’altro complesso, forse non capito bene fino alla fine, decisamente lento in certi tratti ma l’impressione era comunque quella di aver visto un film importante, uno di quelli che rimanevano nella storia e negli anni.
Così, quando sono stata invitata all’anteprima stampa del nuovo Blade Runner 2049, sequel del primo film diretto da Ridley Scott, mi sono detta “perché no?”. La fantascienza non è il mio genere prediletto, ma ero molto curiosa di vedere come il nuovo regista Denis Villeneuve avesse preso le redini e portato avanti una storia che ha riscosso un successo lungo decenni, assumendosi quindi anche una grande responsabilità.
Sinossi
Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l’Agente K della Polizia di Los Angeles (Ryan Gosling) scopre un segreto sepolto da tempo che ha il potenziale di far precipitare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo spinge verso la ricerca di Rick Deckard (Harrison Ford), un ex-blade runner della polizia di Los Angeles sparito nel nulla da 30 anni.
Attori e Regia
Denis Villeneuve, già regista di film di successo come regista di Sicario e Arrival, si cimenta nella regia di Blade Runner 2049 con la produzione dello stesso Ridley Scott e con un cast stellare: protagonista è Ryan Gosling nei panni dell’agente di polizia K; accanto a lui torna Harrison Ford in persona, protagonista del film precedente e ancora coinvolto nei fatti narrati nel sequel. E poi ci sono anche Robin Wright, Mackenzie Davis, Dave Bautista e il premio Oscar Jared Leto.
La mia impressione
Oserei dire che Blade Runner 2049 non è un film per tutti: sicuramente lo consiglio agli appassionati di fantascienza e a chi abbia visto il primo film, ovviamente, anche per semplice curiosità. La mia impressione è che sia un film maestoso, molto impegnativo dal punto di vista della produzione, della regia, della recitazione. Ma al tempo stesso è un film molto lungo, ben due ore e mezza, e a tratti molto lento.
Se ricordate le ambientazioni del primo film, queste non saranno molto diverse: siamo su una Terra devastata, squassata, senza sole, senza vegetazione, con enormi distese di spazzatura o di polvere e deserto. Non c’è luce, piove spesso, le atmosfere sono cupe, le luci scure e provocano un certo senso d’ansia, con la prevalenza del giallo, del rosso, dei marroni oppure dei grigi e del nero e la costanze presenza di luci artificiali.
Molto forte la presenza di effetti speciali, che tuttavia rendono l’esperienza del film più ricca e realistica, il lavoro svolto è sicuramente ammirabile. Altro aspetto apprezzabile sono le scene d’azione, dove spicca anche il lavoro abile delle controfigure.
Senza svelare nulla, direi che sono soddisfatta anche del finale, che rischiava di essere banale e invece si è rivelato inaspettato. Ci sarà un Blade Runner 3? Chi può dirlo, per ora la storia lascia ancora degli spazi di manovra per nuove avventure.
Balde Runner 2049, al cinema dal 5 ottobre 2017.
Forse era più onesto dire che non ti è piaciuto. Un po’ superficiale come recensione.
Se non ho detto che non mi è piaciuto, è perché non è vero che non mi è piaciuto :)
Ho detto che non è uno dei generi che preferisco (vero) e che l’ho trovato piuttosto lento in alcune parti (vero).
Mi è piaciuta la regia, gli effetti speciali, le musiche, le luci.
Non sempre è necessario essere così drastici e vedere le cose in bianco e nero. Dire che un film del genere non è piaciuto sarebbe stato superficiale e riduttivo, visto quanto lavoro e professionalità c’è dietro.
Sono sicura che gli appassionati del genere sapranno apprezzarlo come si deve! :)
P.s. sulla trama purtroppo non mi sono potuta dilungare perché ci è stato espressamente chiesto di non rivelare nulla!