Roma è una città che ben si presta ad eventi artistici e culturali. Che sia perché è la capitale, che sia come conseguenza del retaggio culturale che la caratterizza, è pressoché impossibile che nell’arco dell’anno Roma non possa offrire qualche evento culturale di vostro interesse.
Non che la città ne abbia bisogno per attirare turisti, sia chiaro: chi decide di visitare la città eterna in genere rimane sbalordito dalla maestosità del Colosseo o di San Pietro, giusto per citare due delle mete preferite dai turisti. Ma per chi non si accontenta, o anche per chi come me vive quotidianamente la città, Roma ha sempre qualcosa di nuovo da proporre.
È il caso, per esempio, di una mostra su Frida Kahlo, la cui presenza nella capitale è prevista dal 12 ottobre fino al 29 marzo del 2020 presso il SET, lo Spazio Eventi Tirso, nei locali di Via Tirso 16. La mostra è pensata per fare immergere nella quotidianità della vita dell’artista messicana: e non è un caso, visto che già la vita di Frida è fuori dal comune.
La vita della pittrice messicana
Frida Kahlo nacque nel 1907 a Coyoacàn, nei pressi di Città del Messico, figlia di un fotografo tedesco: la professione del padre, a cui lei rimase sempre molto affezionata, ebbe influssi decisivi sul suo cammino artistico.
Si accostò alla pittura a tempo perso, dipingendo ritratti dei suoi colleghi di studio. All’età di 18 anni fu coinvolta in un incidente che ebbe conseguenze tali sul suo fisico da costringerla a rimanere in casa, in stato di assoluto e forzato riposo, per mesi.
Questo periodo, anche grazie all’incoraggiamento dei genitori, determinò l’infiammarsi di due sue tratti distintivi: la passione politica, con frequenti letture di testi comunisti, e la pittura, diventata una vera e propria attività a tempo pieno.
Col migliorare delle condizioni di salute decise di sottoporre le sue produzioni a un altro pittore, Diego Rivera, in cerca di un parere professionale. Rivera rimase colpito dalle qualità di Frida, introducendola al mondo artistico messicano e finendo per sposarla nel 1929, nonostante lei fosse consapevole delle sue conclamate tendenze “libertine”.
Nel seguente periodo di dieci anni si succedettero vari rapporti extraconiugali, da una parte e dall’altra, che culminarono nel divorzio fra i due, nel 1939. Un anno dopo i due si risposarono negli Stati Uniti, rimanendo insieme fino alla morte di Frida nel 1954, a causa di un’embolia polmonare.
La vita e le vicende fuori dal comune dell’artista messicana hanno affascinato i posteri e ispirato tantissime altre giovani, al pari di altre donne capaci di primeggiare in campi ritenuti “maschili”, quale era appunto il mondo artistico degli anni ’30, rendendo Frida una delle figure più affascinanti della storia moderna.
Frida Kahlo, la mostra a Roma
Gli organizzatori della mostra, ben consapevoli del fascino del personaggio, hanno pensato a un viaggio composto da percorsi tematici, con le tappe salienti che ricalcano le tappe fondamentali della vita dell’artista.
Ci si potrà quindi immergere in un percorso alla scoperta dell’evoluzione del suo stile, apprezzandone i cambiamenti in corrispondenza dei momenti più significativi della sua vita: i problemi di salute, l’impegno politico, le vicende sentimentali.
In particolare, proprio le vicende sentimentali hanno lasciato un segno profondo nella sua produzione: si nota come a seguito del divorzio da Rivera, lo stile dell’artista sia più influenzato da quello del compagno, con una predilezione per soggetti tipici del folclore messicano.
Lei stessa prese a vestirsi in maniera tradizionale, oltre a sostenere di essere nata nel 1910, anno della rivoluzione messicana, quasi a voler far coincidere simbolicamente la nascita del “nuovo” Messico con la sua.
La mostra prevede anche la presenza di allestimenti e altri contenuti: sono presenti ricostruzioni degli ambienti da lei frequentati, dallo studio alla camera da letto della sua Casa Azul nella quale cominciò a dedicarsi appassionatamente alla pittura, per un’esperienza del mondo di Frida che possiamo definire sensoriale.
Inoltre una ricca collezione di lettere, pagine di diario e foto personali rendono possibile una visita ancora più immersiva, venendo coinvolti nei luoghi e, si può dire, nei pensieri dell’artista.
Per gli appassionati, o anche solo per semplici curiosi, “Frida Kahlo: il caos dentro” promette di essere un’esperienza imperdibile.
Per approfondire la figura di Frida
Se vuoi approfondire la conoscenza della vita di Frida Kahlo, per iniziare ti consiglio la lettura di un libricino molto piccolo e scorrevole che a me è piaciuto molto: si tratta di Vida la vida! di Pino Cacucci.
Se ti piace leggere poi, sull’artista messicana troverai anche biografie più approfondite e graphic novel molto belle.
Inoltre su Netflix trovi il film “Frida” con Salma Hayek, una pellicola biografica premiata agli Oscar che può aiutarti a entrare ancora di più nelle atmosfere della vita e dei quadri di questa grande artista del Novecento.