In questo momento storico in cui c’è – finalmente – molta attenzione riguardo al problema dell’inquinamento degli oceani causato dalla plastica, è bello vedere come i più grandi marchi e aziende stanno rispondendo all’appello.
Se infatti è vero che ognuno di noi può dare il proprio contributo nella riduzione del consumo di plastica usa e getta, il buon esempio e le azioni incisive devono sicuramente venire da chi ha maggiori possibilità di farlo.
Parliamo di grandi aziende multinazionali, di marchi importanti che con un singolo cambiamento possono incidere in termini di tonnellate di plastica prodotta. È il caso di tutte le aziende che lavorano nel settore alimentare, ad esempio, che dovrebbero essere le prime a trovare un’alternativa alla plastica utilizzata per gli imballaggi che avvolgono il nostro cibo.
Ma non solo, anche le aziende tessili, di moda e abbigliamento possono fare tantissimo scegliendo materiali e tessuti diversi per i propri prodotti. Le microfibre, infatti, insieme alle microplastiche sono una delle forme più gravi di inquinamento degli oceani: minuscole e praticamente impossibili da rimuovere una volta finite in acqua.
Per questo oggi voglio dare spazio a una bellissima iniziativa di Adidas, che certamente cavalca l’onda del momento, ma tanto meglio se lo fa per una buona causa come questa, non credete?
Adidas x Parley: la linea di sportswears che salva gli oceani
Con il lancio della collezione Adidas in collaborazione con Parley, l’azienda si impegna nella lotta per ripulire gli oceani dalla plastica, trasformando i rifiuti plastici in prodotti di sportswear ad alte prestazioni, in perfetta coerenza con gli alti standard del brand.
I prodotti Adidas x Parley sono realizzati con materiali composti per almeno il 75% da rifiuti plastici raccolti prima che finiscano negli oceani e utilizzano un processo di stampa che limita lo spreco di acqua ed energia, assicurando supporto e traspirabilità ottimali. Da oggi performance ed ecosostenibilità vanno di pari passo.
Sapevate che l’equivalente di un camion di plastica viene scaricato negli oceani ogni minuto? Se continuiamo a questi ritmi, entro il 2050 gli oceani potrebbero contenere più plastica che pesci.
Parley For The Oceans
Parley For The Oceans nasce per ricercare soluzioni concrete per salvare i nostri oceani, lottando, tra le altre cose, contro l’inquinamento plastico. Lo scopo è creare una rete di collaborazione che unisca persone, organizzazioni e brand verso un nuovo tipo di sensibilità ambientale.
Per questo riunisce creators, innovatori e leader di tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla bellezza e la fragilità dei nostri oceani, permettendo a tutti di lavorare insieme a progetti che contribuiscono alla loro salvaguardia.
Adidas, che è un membro fondatore di Parley for the Oceans, ha voluto essere in prima linea nella lotta contro l’inquinamento plastico cercando soluzioni creative per sconfiggerlo.
Da qui l’idea di utilizzare i materiali che inquinano gli oceani per realizzare sportswear della stessa qualità di quello prodotto con plastica vergine: il primo prototipo di scarpa ad alte prestazioni è stato presentato alle Nazioni Unite nel 2015.
La tomaia era realizzata in filato e filamenti provenienti da rifiuti marini riciclati e reti da pesca illegali recuperate nelle acque profonde. Da allora, il prototipo è diventato realtà, con milioni di scarpe e un’intera linea di abbigliamento e sportswear ad alte prestazioni realizzata utilizzando rifiuti plastici riciclati.
Le altre iniziative di Adidas contro la plastica
La collezione Adidas x Parley è la dimostrazione perfetta che volere è potere e alternative alla plastica vergine esistono. Questo intervento aiuta a modificare il nostro punto di vista nei confronti della plastica, sia come rifiuto che come materiale, trovando nuovi modi sorprendenti per utilizzarla e salvare gli oceani.
Nel 2019 Adidas produrrà 11 milioni di paia di scarpe contenenti rifiuti plastici riciclati, e dal 2015 a oggi ha già contribuito a salvare gli oceani da oltre 2810 tonnellate di plastica.
A dimostrazione che tanto può essere fatto laddove c’è sensibilità al tema e volontà di impegno, Adidas ha eliminato i sacchetti di plastica dai suoi negozi sostituendoli con sacchetti di carta ecosostenibilità e ha proibito la plastica monouso da tutti i suoi uffici.
Inoltre fa attività di sensibilizzazione con atleti, impiegati e comunità, organizza un evento annuale chiamato Run For the Oceans (RFTO) e promuove raccolte fondi per fare educazione sul problema della plastica negli oceani.
Trovo che questo sia un esempio positivo di impegno e sarebbe uno splendido risultato se anche altre aziende di queste dimensioni aderissero al progetto di Parley o altre organizzazioni simili che lavorano per la salvaguardia dell’ambiente.
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Se vi interessa l’argomento, vi consiglio anche la lettura di “Vivere senza plastica. Una guida per cambiare il mondo, una bottiglia di plastica alla volta” di Will McCallum. Una piccola guida per cambiare le nostre abitudini di consumo e iniziare a vivere una vita più sostenibile a partire da piccoli gesti da compiere nella nostra quotidianità.
Che cosa ne pensate di questa iniziativa? Fatemelo sapere nei commenti!