By Published On: 17/06/2019Categories: LifestyleTags: , , , ,

Di recente si è parlato molto di cambiamenti climatici e dell’inquinamento degli oceani causato dall’uso di oggetti di plastica usa e getta, un tema portato alla ribalta anche dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg.

L’inquinamento da plastica sta causando enormi e irreparabili danni al nostro pianeta, sopratutto agli oceani e alle creature che vivono in essi: pesci, cetacei, uccelli marini, microrganismi, crostacei, alghe e coralli.

In tutto il mondo sono sempre più le persone che scendono in piazza chiedendo ai propri governi provvedimenti a favore della sostenibilità ambientale per prendere impegni volti a ridurre l’impatto delle singole nazioni e adottare legislazioni anti-plastica usa e getta.

bottiglie di plastica usa e getta
Bottiglie di plastica usa e getta

Plastica usa e getta: cosa possiamo fare nel concreto?

Di fronte a tematiche così grandi, c’è sempre un po’ di scoraggiamento iniziale: spesso si tende a pensare che l’azione di un singolo non faccia la differenza, ma in questo caso più che mai ci sbagliamo.

Vi siete mai chiesti cosa possiamo fare nel quotidiano per dare il nostro contributo alla causa contro la plastica usa e getta?

In media, ogni persona ogni anno produce una quantità di rifiuti di plastica usa e getta pari al proprio peso corporeo: quindi ogni piccola azione è importante.

Smettiamo di pensare che “tanto non cambia nulla” e iniziamo a darci da fare in prima persona. Se anche voi siete stanchi delle scuse e volete qualche idea su come contribuire a questa causa, questo è il post che fa per voi.

Oggi vedremo insieme alcuni semplici metodi per ridurre il proprio consumo di plastica usa e getta nella vita di tutti i giorni e dare il proprio contributo alla salvaguardia del nostro pianeta, cercando di vivere una vita più sostenibile a livello di impatto ambientale.

Pensate che sia difficile? Date uno sguardo ai seguenti punti e scommetto che cambierete idea molto facilmente!


oggetti di plastica usati
Raccolta di alcuni oggetti di plastica usati lungo una spiaggia

Come ridurre il consumo di plastica usa e getta in casa

Per iniziare a cambiare davvero le nostre abitudini di consumo, possiamo partire da un esame della nostra casa e delle azioni che svolgiamo ogni giorno: mangiare, vestirci, lavarci… nella maggior parte dei casi, ci accorgeremo che la plastica monopolizza le nostre vite.

Partiamo da qui per capire fino a che punto siamo coinvolti nell’inquinamento causato dalla plastica usa e getta e vediamo quali sono le soluzioni alternative.

Cibi confezionati

Vi siete mai soffermati a riflettere sulla quantità di plastica che avvolge e contiene qualsiasi cosa che mangiamo?

Pensateci: buste per i cerali, bottiglie per il latte, gli oli vegetali e i succhi di frutta, vasetti per lo yogurt, scatole e pellicole per i formaggi, vaschette per le uova, polistirolo per la carne fresca, ancora vaschette per affettati, per la frutta già pesata e confezionata, sacchetti per il caffè, gallette di riso, crackers, pasta…

Praticamente quasi ogni cosa che si può trovare all’interno di un supermercato è confezionata nella plastica e la maggior parte delle volte sono imballaggi che maneggiamo per pochi secondi e poi finiscono dritti nella spazzatura.

Ora vi chiedo di provare a fare la spesa evitando la plastica usa e getta, vi assicuro che vi renderete conto di quanto sia difficile se non impossible, per lo meno nei negozi e supermercati più comuni.

L’alternativa? In ogni città e paese esistono mercati o botteghe di quartiere dove acquistare frutta e verdura fresche che non siano già imballate in plastica, polistirolo o pellicola. Questo è un primo passo per ridurre il consumo di plastica usa e getta.

Se ne avete la possibilità, cercate dei rivenditori diretti di uova e formaggio vicino casa, così acquisterete prodotti a chilometro zero e senza imballaggio (potrete portarvi da casa scatole e contenitori riutilizzabili).

Nelle grandi città inoltre esistono sempre più negozi che propongono la filosofia “zerowaste” e vendono prodotti sfusi: ci si porta da casa contenitori da riempire sia per quanto riguarda i prodotti alimentari che quelli per la pulizia della casa e la cura della persona.

cibi confezionati con plastica usa e getta
Esempi comuni di cibi confezionati con plastica usa e getta: un vasetto di yogurt e una barretta di cereali

Prodotti cosmetici e cura della persona

Provate ad andare in bagno e passate in rassegna i prodotti che usate quotidianamente: shampoo, balsamo e bagnoschiuma sono in flaconi di plastica; creme viso, struccanti, make-up, creme corpo sono in altrettanti contenitori di plastica che finiranno nel secchio della spazzatura dopo il loro utilizzo.


È vero, ci sono alcuni brand che optano per contenitori in vetro e sicuramente sono da preferire. Meglio ancora marchi che sposano la filosofia del “no packaging” come Lush ad esempio, che propone shampoo solidi, prodotti incartati in materiali naturali o scatoline di metallo riutilizzabili.

Inoltre, quando si parla di prodotti per la cura della persona e la bellezza come creme e cosmetici, il contenitore non è l’unico problema, ma bisogna prestare attenzione anche al contenuto per evitare la presenza di microsfere.

Le microsfere si trovano in molti esfolianti, dentifrici, saponi per il viso, creme solari e altro ancora e sono altamente inquinanti proprio perché di dimensioni così ridotte, impossibili da raccogliere o filtrare e finiscono direttamente nelle fogne, nei fiumi e infine nei mari e negli oceani.

Controllate sempre che nella lista degli ingredienti non siano presenti: Polyethylene (PE), Polypropylene (PP), Polythylene Terephthalate (PET), Polymethyl methacrylate (PMMA) e Nylon.

Prodotti cosmetici con packaging di plastica
Prodotti cosmetici con packaging di plastica

Abbigliamento

Avete mai pensato all’impatto ambientale dei vestiti che indossiamo? Non solo a tutto quel che c’è dietro in termini di produzione (estrazione delle materie prime, sfruttamento del lavoro, inquinamento di suolo/aria/acqua durante i processi industriali…) ma anche al loro smaltimento.

La maggior parte dei vestiti che indossiamo oggi è realizzato con fibre sintetiche e come le microsfere contenute nei cosmetici, anche le microfibre sintetiche contenute nei tessuti derivati dal petrolio sono molto inquinanti per gli oceani.

Il problema si produce ogni volta che facciamo una lavatrice e poi quando li gettiamo e dobbiamo smaltirli come rifiuti.

L’alternativa in questo caso è chiara: optare per capi di abbigliamento realizzati con fibre naturali come cotone, lino, seta, lana, canapa.

Inoltre bisognerebbe ridurre l’acquisto di vestiti non necessari, scegliere abbigliamento vintage e usato, lavare i capi solo quando davvero necessario.

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camicia di cotone
Per ridurre l’inquinamento da fibre sintetiche, scegliete vestiti in tessuti naturali

Raccolta differenziata

Ormai quasi tutti i comuni italiani effettuano la raccolta differenziata, tramite cassonetti appositi o raccolta porta a porta.


Fare la raccolta differenziata è un dovere civico che consente di dare una seconda vita ai nostri rifiuti, per poterli riutilizzare in nuove forme o smaltirli correttamente.

Se ancora non la fate, informatevi presso il vostro comune e cercate di capire come gestire più responsabilmente i vostri rifiuti.

Se invece già la fate, assicuratevi sempre di separare tutto correttamente, riciclare il più possibile e in generale cercate di produrre il minor numero possibile di rifiuti.

Raccolta differenziata plastica usa e getta
Raccolta differenziata

Come ridurre il consumo di plastica usa e getta fuori casa

Quando siamo fuori casa, tutto diventa più complicato e a volte sembra davvero impossibile dire di no alla plastica.

Tenete sempre presente che questo percorso non è una gara e non bisogna passare da zero a cento in un giorno solo: al contrario, bisogna cambiare le proprie abitudini un poco alla volta, passo dopo passo.

Iniziate a guardarvi intorno per capire cosa può essere utile fare, dove si può migliorare e come potete intervenire attivamente per ridurre il vostro impatto ambientale: ogni piccolo gesto sarà importante.

Per questo, anche se fuori casa capiterà di avere a che fare con plastica usa e getta, ecco come potete attrezzarvi per affrontare al meglio alcune situazioni molto comuni.

Cambia il modo di fare la spesa

Per anni siamo stati riempiti di sacchetti di plastica da tutte le parti, oggi per fortuna le buste dei principali supermercati sono biodegradabili.

Per evitare di dover ricorrere a sacchetti di plastica non biodegradabili in qualsiasi circostanza, portate sempre con voi una borsa di tela riutilizzabile.

Quando poi vi organizzate per andare al supermercato, portatetene anche due o tre a seconda delle vostre esigenze.


In tantissime occasioni della nostra quotidianità può servire una borsa in più per portare qualcosa che acquistiamo fuori casa: non arriviamo impreparati e portiamo una borsa di tela sempre con noi.

Ne esistono di migliaia di tipi, molte stampate o dipinte a mano, personalizzabili, con riproduzioni di opere d’arte o con i loghi dei nostri marchi preferiti. Scegliete le vostre preferite e non ne potrete fare più a meno!

borsa di tela
Borsa in tela riutilizzabile per la spesa

Dì basta alle bottiglie di plastica e altri oggetti monouso

Bottiglie di plastica, bicchieri, piatti, posate e cannucce monouso sono il male: fortunatamente molti paesi nel mondo stanno mettendo al bando la maggior parte di questi oggetti di plastica.

Le bottiglie di plastica, insieme ai sacchetti, sono una delle principali cause di inquinamento da plastica sulla terra e nei mari.

Continuare a utilizzarle è dannoso e irresponsabile, perché ci sono valide alternative più valide e durature nel tempo che permettono di ridurre drasticamente il nostro impatto ambientale.

Fortunatamente si stanno diffondendo sempre di più le borracce di acciaio, che possono durare anche per sempre se tenute con cura. Aggiungiamo ad esse i thermos per le bevande calde e il kit per trasportare i liquidi fuori casa è completo.

In casa invece potete bere l’acqua del rubinetto ed eventualmente valutare un investimento una tantum per installare un depuratore. Io già da anni ho optato per una caraffa filtrante che ha delle cartucce da sostituire circa una volta al mese e che trattengono eventuali metalli pesanti e riducono il sapore di cloro. Se poi vi piace l’acqua frizzante, potete acquistare un gasatore come quello di Sodastream.

Sempre più persone inoltre stanno prendendo l’abitudine di portare sempre con sé una tazza da presentare nei locali e nelle caffetterie per evitare l’utilizzo di bicchieri e tazze di plastica o cartone rivestito con un sottile film di plastica isolante.

Anche in questo caso, non abbiate paura di fare un piccolo cambiamento coraggioso che possa dare il buon esempio a chi vi circonda!

Borraccia in acciaio
Borraccia in acciaio

Una lettura utile: “Vivere senza plastica” di Will McCallum

“Vivere senza plastica. Una guida per cambiare il mondo, una bottiglia di plastica alla volta” di Will McCallum è un libro edito da HarperCollins e uscito di recente.


Si tratta di una piccola guida accessibile a tutti scritta da un’attivista di Green Peace che si batte ogni giorno in prima linea per il movimento anti-plastica.

Dopo aver trascorso molti anni della sua vita a esplorare e studiare gli oceani e la grave situazione causata dalle plastiche usa e getta, Will McCallum ci propone una serie di consigli pratici per fare la differenza come singoli individui.

Nulla di drastico o di estremo, sono tutti gesti che possiamo attuare nella nostra quotidianità con un po’ di buona volontà per cambiare le vecchie abitudini.

Troverete molti dei suoi consigli anche in questo post, ma vi consiglio la lettura per una maggiore consapevolezza del fenomeno, per scoprire molti dati interessanti, per interviste e approfondimenti e infine per avere un’idea di tutto quello che sta succedendo nel mondo.


Che ne pensate di questo post? Spero che questi piccoli consigli pratici per ridurre il consumo di plastica usa e getta dentro e fuori casa vi possano essere utili per iniziare a cambiare le vostre abitudini fin da subito!

E sopratutto ricordate che:

Non si tratta di essere perfetti, ma di fare del proprio meglio.

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3 Comments

  1. mariaekoe 23/12/2021 at 11:24 - Reply

    Ciao Federica. Ho letto con piacere il tuo articolo anche a distanza di un paio di anni dalla pubblicazione. Dai ottimi consigli per tutti gli aspetti della vita quotidiana. È vero, tutti possiamo dare il nostro contributo per ridurre l’inquinamento. Alcuni negozi e botteghe si impegnano quotidianamente per sostituire tutti gli imballaggi con analoghi compostabili, fortunatamente. Penso che andrebbe preso in considerazione anche questo aspetto al momento di scegliere dove fare la spesa.

    • Federica 27/12/2021 at 10:11 - Reply

      Ciao Maria,

      grazie del tuo commento! Hai assolutamente ragione, per fortuna esistono negozi che vendono prodotti sfusi e offrono un’alternativa valida e sostenibile (per ora ancora troppo pochi, ma speriamo sempre di più in futuro), di solito anche con una qualità e ricerca maggiore rispetto ai prodotti proposti. Ne mostro uno proprio nel video che trovi in apertura di questo post (https://www.youtube.com/watch?v=31o2Q_JsCa8), si tratta della catena “Negozio leggero”, presente in varie città italiane. Ci sei mai stata?

      Un abbraccio,

      Federica

  2. mariaekoe 28/12/2021 at 12:01 - Reply

    Non li conoscevo, mi ero lasciata prendere dall’articolo e non avevo visto il video ;-) Grazie per l’informazione!

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