Vivo davvero per gli applausi? Ogni tanto me lo chiedo, a volte soffro un po’ intrappolata in un mondo fatto di troppe apparenze.
E’ un periodo particolare questo per me, sarà che la fine dell’anno è imminente, i bilanci mi sembrano dovuti, i 25 anni si avvicinano e mi impongono più riflessività del solito. Sono una di quelle persone che ogni tanto avrebbe bisogno di spingere l’interruttore OFF per staccare la testa e smettere di pensare pensare pensare, che troppo non fa mai bene alla salute a quanto pare :D
Che poi il bello è che, se ve lo state chiedendo (dato il mio cambiamento abbastanza radicale e visibile degli ultimi tempi), non è successo niente di particolare, non sono stata mollata da fidanzati inesistenti né ho avuto drammi personali particolarmente rilevanti…Semplicemente ho bisogno di riorganizzare la mia vita, cambiare aria, prendere decisioni e rivedere alcune priorità. Devo muovermi, evolvere, sentirmi produttiva.
Non sto più nella pelle nell’attesa di Febbraio, mi aspetta un evento cruciale per la mia vita e il mio futuro, ma è tutto appeso al filo di un esame di ammissione, per cui per ora sono in una situazione di stallo misto a leggera ansia che comunque non mi permettono di fare nulla prima di questo esito.
In prospettiva di ciò, sto cercando di riprendere in mano tutte le cose lasciate in sospeso nell’ultimo anno, per ritrovarmi e arrivare preparata a quel giorno “nella buona e nella cattiva sorte”. Che poi ecco, speriamo che questa sorte sia buona, no? :)
Insomma, che faccio quando sono un po’ in crisi? Cerco di riscoprire le grandi o piccole cose che mi fanno stare bene: la lettura, l’arte, le passeggiate per Roma, un piccolo viaggio, e poi naturalmente la palestra.
Ed è esattamente da queste semplici cose che riparto: qui sotto ci sono i tratti salienti delle mie ultime settimane.
Libri, tra vecchie e nuove conoscenze, uno dei più interessanti che ho letto ultimamente è stato “Il deserto dei Tartari” di Buzzati (qui la mia mini recensione).
Napoli, grande amore: una città che amo e in cui ho sentito il bisogno di tornare di recente; mi ha ridato un po’ della pace interiore che cercavo tra sole, mare e cielo blu.
Momenti culturali: a Roma presso il Museo dell’Ara Pacis c’è la mostra di Toulouse-Lautrec, non me la sono voluta perdere e la consiglio anche a voi se avete la possibilità di farci un salto.
In palestra: tanti piccoli progressi che mi rendono soddisfatta di me stessa e mi tengono ancorata a obiettivi su cui lavorare giorno dopo giorno; un esercizio alla concretezza per chi come me tende sempre a voler fare il passo più lungo della gamba.