Nei giorni scorsi, mentre ero in vacanza a Barcellona, riflettevo sui vari viaggi fatti negli ultimi anni e su tutte le foto scattate. Foto che poi puntualmente sono rimaste in un hard disk senza vita, chiuse in qualche cartella nel pc. Da Londra a Parigi, passando per Francoforte e Bruxelles, non avevo neanche una stampa di quei momenti felici.
Ho pensato a che succederebbe se perdessi quelle foto: perderei non tanto un ricordo, quanto una memoria. Distinguo perché il ricordo è impossibile da dimenticare: saprò sempre di essere stata in un determinato posto; ma la memoria, col tempo, sbiadirà, e dimenticherò piazze, vie e panorami.
Non so perché, ma da sempre ho un forte attaccamento alla materia, agli oggetti, e credo che siano i miei mezzi prediletti per rivivere il passato: per questo mi ostino a comprare souvenir e piccoli ricordini in ogni città che visito, ormai è diventata una tradizione.
E le foto sono un oggetto che amplia all’ennesima potenza questa dote straordinaria di mantenere viva la memoria: va ben oltre, mostra attimi di vita vissuta, rievoca il passato esattamente come è stato, fissa volti, sorrisi, case, chiese e orizzonti.
Per questo, tornata a casa, il mio primo e più urgente bisogno è stato quello di rimettere mano alle foto di viaggi scattate negli ultimi 3 anni e stamparle, mossa da un’urgenza interiore, perché so perfettamente che quando trovo lo slancio per fare qualcosa, è bene sfruttarlo subito prima di perderlo.
Così ne ho approfittato e ho trascorso l’intera giornata di ieri a riguardare, selezionare, ridimensionare centinaia di foto. Ne ho scelte poco meno di un centinaio, e per ogni viaggio non ho tralasciato una foto insieme a chi lo ha reso speciale, anche a costo di rievocare persone che non fanno più parte della mia vita, ma è giusto che nella mia memoria siano presenti.
E poi, cosa ho fatto? Ho cercato un servizio online per la stampa (w la tecnologia!) e a dire il vero mi sono imbattuta in qualcosa di leggermente diverso, il fotolibro.
Spinta dalla curiosità, ho cercato di capire come funzionasse la realizzazione e su Snapfish ho trovato il procedimento estremamente semplice. Mi è bastato scegliere il mio formato preferito (io personalmente ho optato per un 20×30 cm con copertina rigida), caricare le foto scelte e iniziare la creazione. Passo dopo passo, ho potuto selezionare il tema del mio fotolibro (la scelta è vastissima, io ovviamente ho impostato “divertimento e viaggi”, ma ci sono temi bellissimi per qualsiasi occasione importante), la disposizione delle foto e ho aggiunto scritte e decorazioni a mio piacimento.
Dopo ore di lavoro, finalmente soddisfatta del risultato, non ho dovuto far altro che confermare e procedere con l’ordine e nei prossimi giorni riceverò il mio fotolibro direttamente a casa.
Già mi perdo a immaginare la me del futuro con questo libro tra le mani, a riguardare le foto dei miei vent’anni e a rivedere facce che hanno colorato le mie giornate e le mie avventure. Chissà, magari passerà anche per le mani di figli, che scopriranno la loro mamma “da giovane”, proprio come ho fatto io da piccola con i pesanti album fotografici di famiglia.
Sì lo so, come al solito vado oltre con la fantasia, meglio se torno al lavoro e attendo la consegna del mio album con pazienza.
Ed eccolo qui… Stampato e finalmente nelle mie mani :)