In questo ultimo periodo ho intrapreso un lungo percorso di lavoro su me stessa per arrivare a un obiettivo preciso: imparare a dire di NO.
Sembra paradossale, e invece per quanto mi riguarda ha rappresentato a lungo il più grande ostacolo della mia vita.
Dire di no non è semplice quando mente e cuore sono irriducibilmente divise, e arrivare lì dove vorresti è un traguardo dolceamaro.
Ma accanto ai tanti sì detti per paura di perdere qualcuno, è arrivato il momento di ritrovare me stessa, quella me stessa che si era persa da un po’ di tempo ormai. Completamente fuori strada, arrancava affannosamente, col respiro corto per rimanere a galla, poco ossigeno nei polmoni e vista annebbiata.
La maschera sorridente fa il proprio dovere con tutto e con tutti, ma al di là c’è un tarlo fisso che mi portava costantemente altrove, con il corpo da una parte e la mente proiettata da un’altra, in un mondo di aspettative e attese.
Attese che diventano un’abitudine logorante, un meccanismo malsano che ti inghiotte e fa dell’infelicità la tua normalità. Eppure le abitudini sono spesso un’ancora di salvezza, ecco perché fa così paura perderle, anche quando sono negative per noi stesse.
Ma poi arriva il momento di dire di no definitivamente, di diventare parte attiva nella propria vita. Ritrovare quella voglia di fare, di mangiarsi il mondo con lo sguardo e superare tutti gli ostacoli.
Forse sarò più sola, ma sarò più forte.
E non dimenticherò di chi ha scelto di stare al mio fianco e chi se n’è andato. Ho detto un no che era un “o fuori dalla mia vita o dentro alle mie regole”. E alcuni vanno via, senza voltarsi; ma era tempo di stabilire un confine e dirle ad alta voce, quelle regole.
Regola numero uno: voglio essere felice; regola numero due: esigo rispetto; regola numero tre: io vado bene come sono.
Sono tre regole molto semplici, che vanno bene per ciascuna di noi. E chi non vuole prenderne atto, può accomodarsi fuori dalla mia vita. Devo imparare a dire di NO più spesso forse, ma un passo alla volta posso farcela, e ho già iniziato.
Io ho imparato sulla mia pelle che dire di si a tutti, cercando di accontentare tutti, è il primo passo verso l’infelicità nei confronti di se stessi. Alle volte un pò di sano egoismo è necessario per andare avanti. Si tratta di amore e rispetto nei confronti di se stessi.
Un abbraccio
Life, Laugh, Love and Lulu
Infatti, la cosa più difficile per chi è abituato a dire sempre di sì è proprio mettere se stessi al primo posto, almeno ogni tanto… :)
Bisogno imparare un passo alla volta, la strada è lunga ma ci si lavora!
Io mi ritrovo ancora all’università, controllata a vista come se avessi bisogno di un carabiniere dietro, ad un punto morto della propria esistenza alla veneranda età di 28 anni per il semplice fatto che nella mia vita ho sempre cercato di accontentare qualsiasi persona, in qualsiasi contesto affinchè la loro felicità fosse assoluta. Ma oltre a questa vita di cacca ho pure rinfacciato di essere egoista. Che poosso dirvi, siate egoiste, tanto in un modo o nell’altro la gente si sentirà delusa perchè non saranno protagoniste assolute della vostra vita.
Ciao Angela, grazie per aver condiviso questo tuo pensiero. Anche io ho sempre cercato di dire di sì e al tempo stesso avevo una paura enorme e ingiustificata di dire di no…Risultato: non andavo bene comunque, proprio come dici tu. A questo punto meglio essere se stesse e libere, piuttosto che sacrificarsi alla felicità di qualcun altro :)
In bocca al lupo per tutto, però anche tu cerca di fare qualcosa per cambiare la tua vita!!! Bacioni :*
Non si vive per accontentare gli altri, dovremmo tenerlo sempre bene a mente, io per prima! hai fatto bene a dire sì a te stessa! :)
baci
Lalla
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